L’accusa di ‘Uso Improprio Autovelox’
L’associazione ‘Uso Improprio Autovelox’ ha depositato una denuncia querela presso i Carabinieri, chiedendo alla Procura Generale della Repubblica e alla Procura di Treviso di procedere penalmente contro i sindaci di Cittadella, Carmignano di Brenta, Fontaniva e Galliera Veneta. L’accusa riguarda l’installazione e l’utilizzo di 12 autovelox in un tratto di 15 chilometri sulla regionale 53, definito dall’associazione come “ampio, dritto e sicuro” con “pochi incidenti”. Secondo l’associazione, la strada è difficilmente percorribile a 70 km/h, il limite imposto dai dispositivi di rilevamento della velocità. L’associazione sostiene che l’obiettivo dei sindaci sia quello di incassare multe piuttosto che garantire la sicurezza stradale, citando i 17 milioni di euro incassati dal 2021 al 2023.
Il dibattito sugli autovelox e la sicurezza stradale
La questione degli autovelox è sempre stata oggetto di dibattito, con opinioni contrastanti sulla loro efficacia nel ridurre gli incidenti e sulla loro legittimità in determinate situazioni. Da un lato, i sostenitori degli autovelox li considerano uno strumento fondamentale per la sicurezza stradale, in grado di scoraggiare le infrazioni e di garantire il rispetto dei limiti di velocità. Dall’altro lato, i critici sostengono che gli autovelox siano spesso utilizzati in modo indiscriminato e che possano generare un’eccessiva preoccupazione per le multe a scapito della sicurezza reale. Il caso della regionale 53 solleva quindi un interrogativo importante: come conciliare la necessità di garantire la sicurezza stradale con il rischio di un utilizzo improprio degli autovelox? La denuncia dell’associazione ‘Uso Improprio Autovelox’ pone al centro del dibattito la questione della trasparenza e della responsabilità nell’utilizzo di questi dispositivi.
Il ruolo delle autorità giudiziarie
La denuncia dell’associazione ‘Uso Improprio Autovelox’ sarà ora valutata dalla Procura Generale della Repubblica e dalla Procura di Treviso. Le autorità giudiziarie dovranno accertare se i sindaci dei quattro comuni hanno effettivamente agito in modo illegittimo e se le loro azioni hanno costituito un reato. L’esito dell’indagine avrà un impatto significativo sul dibattito sugli autovelox e sulla percezione della sicurezza stradale.
Considerazioni personali
La denuncia dell’associazione ‘Uso Improprio Autovelox’ solleva un punto importante: è necessario garantire un uso responsabile e trasparente degli autovelox, evitando che diventino uno strumento per incassare multe piuttosto che per garantire la sicurezza stradale. L’installazione di autovelox in punti strategici, come ad esempio in prossimità di scuole o ospedali, è sicuramente giustificata, ma è importante che la loro collocazione sia motivata da una reale necessità di sicurezza e non da una mera ricerca di guadagno. L’esito dell’indagine giudiziaria sarà fondamentale per stabilire se le accuse dell’associazione sono fondate e per definire un quadro normativo più chiaro e trasparente sull’utilizzo degli autovelox.