Un anno dopo la scomparsa di Riccardo Laganà, l’omaggio di Roberto Sergio
A un anno dalla scomparsa di Riccardo Laganà, il Consigliere d’Amministrazione Rai, Roberto Sergio, AD e Presidente della Rai, ha voluto ricordare il collega con un toccante post su Facebook. Il post, pubblicato il 10 agosto 2023, riprende il testo del messaggio originale scritto a caldo un anno prima, dopo aver ricevuto la terribile notizia.
Sergio, nel suo post, sottolinea il profondo legame che lo univa a Laganà, definendolo un "collega", "un marito e padre di famiglia affettuoso" e una persona che "amava profondamente la nostra azienda e si batteva per essa con coraggio e determinazione". Il Presidente Rai ricorda con commozione la loro collaborazione in Consiglio d’Amministrazione, sottolineando come, nonostante le divergenze di opinione, "la tensione ideale di fondo era la stessa" e c’era "reciproci stima e rispetto per la passione comune verso la nostra azienda".
Sergio ricorda anche l’ultimo incontro con Laganà, poco prima delle vacanze, in cui avevano ribadito "questo rispetto reciproco" e la loro amicizia, nonostante le scelte diverse. "Mi aveva salutato con il suo sorriso buono", scrive Sergio, "e quel sorriso mi resterà sempre nel cuore".
La Rai ricorda Riccardo Laganà: un premio giornalistico e la sala regia a lui intitolata
Sergio, nel suo post, annuncia anche le iniziative che la Rai ha deciso di intraprendere per onorare la memoria di Riccardo Laganà. Oltre ad aver abbracciato la sua famiglia, la Rai ha intitolato a Laganà la sala regia degli Studi Frizzi e ha istituito un Premio giornalistico a lui dedicato, la cui prima edizione si terrà in autunno.
Sergio conclude il suo post con una frase significativa: "Perché la Rai è prima di tutto una seconda famiglia: lo è per gli italiani e lo deve essere, a maggior ragione, per i dipendenti che più l’hanno amata e rispettata e per i loro familiari. Ciao, Riccardo – concludeva il post – che la terra ti sia lieve".
L’eredità di Riccardo Laganà
La scomparsa di Riccardo Laganà ha lasciato un vuoto incolmabile nella Rai e nel mondo del giornalismo. La sua passione per il servizio pubblico, la sua determinazione e la sua capacità di dialogare e confrontarsi con rispetto, anche in presenza di divergenze di opinione, rappresentano un esempio per tutti coloro che lavorano nel settore. L’intitolazione della sala regia e l’istituzione del premio giornalistico sono un modo tangibile per onorare la sua memoria e per continuare a far vivere il suo spirito all’interno della Rai.