La Cassazione ribalta la sentenza: competenza a Bergamo
La Corte di Cassazione ha accolto la tesi della difesa sulla competenza territoriale, annullando la sentenza di secondo grado e trasmettendo gli atti alla Procura di Bergamo. In questo modo, il caso del finanziamento illecito da 40mila euro, che aveva portato alla condanna a 8 mesi di reclusione di Giulio Centemero, tesoriere della Lega, è stato riassegnato. La condanna era stata emessa a Milano, ma la Suprema Corte ha ritenuto che la competenza spetti ai pm bergamaschi. La decisione si basa sul luogo in cui è avvenuto il versamento del denaro, ovvero la filiale di Seriate (Bergamo) della banca dove l’associazione ‘PiùVoci’, destinataria della somma, aveva aperto il conto.
La questione della prescrizione
Nonostante la Cassazione abbia condiviso l’impianto accusatorio, il caso è ormai cancellato dalla prescrizione. I pm bergamaschi si troveranno quindi a dover affrontare un caso giudiziario che non può più essere perseguito penalmente. Questo significa che Centemero non sarà più soggetto a processo e la condanna precedente sarà annullata.
Il finanziamento e il legame con Radio Padania
Il finanziamento in questione, secondo le indagini, sarebbe stato concordato tra Centemero e Bernardo Caprotti, patron della catena di supermercati Esselunga, scomparso nel 2016. La somma sarebbe stata destinata al Carroccio, anche per rimpinguare le casse di Radio Padania. La Cassazione, nel suo ragionamento, ha considerato il luogo del versamento del denaro come elemento determinante per stabilire la competenza territoriale.
Un caso complesso con un epilogo incerto
La vicenda del finanziamento illecito a Centemero si conclude con un’annullamento della condanna e un passaggio di competenza, ma il caso è ormai prescritto. Questo solleva interrogativi sulla giustizia e sulla capacità di perseguire reati finanziari, soprattutto quando si tratta di figure di spicco della politica. La questione della prescrizione, che ha impedito la prosecuzione del processo, è un tema delicato che merita un’analisi approfondita. L’opinione pubblica si interroga sulla tempestività delle indagini e sulla possibilità di garantire un’effettiva giustizia in casi come questo.