Un magistrato di ferro nella lotta alla ‘ndrangheta
Il mondo della giustizia piange la scomparsa di Agostino Cordova, un magistrato che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata, in particolare contro la ‘ndrangheta. Nato a Reggio Calabria, Cordova ha iniziato la sua carriera in magistratura nel 1963, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità nel Tribunale della sua città.
Il suo nome è legato a importanti processi contro le cosche della ‘ndrangheta, tra cui quello contro il gruppo “dei 60”, capeggiato da Paolo De Stefano, ucciso in un agguato a Reggio Calabria nell’ottobre del 1985. Il processo si concluse con la condanna di buona parte degli imputati.
Cordova ha poi guidato la Procura della Repubblica di Palmi, dove ha condotto inchieste di grande impatto, come quella sui presunti intrecci tra mafia, politica e massoneria, che portò al sequestro di tutti gli elenchi dei massoni del Goi. Un’altra sua indagine ha riguardato presunte irregolarità negli appalti per la realizzazione della centrale termoelettrica dell’Enel a Gioia Tauro, portando al sequestro del cantiere nel luglio del 1990.
Dopo Palmi, Cordova è stato nominato procuratore capo a Napoli, continuando la sua lotta contro la criminalità organizzata in un contesto particolarmente complesso.
Un’eredità di coraggio e integrità
Cordova è stato un magistrato coraggioso e integerrimo, che ha affrontato con determinazione le sfide poste dalla criminalità organizzata. Le sue inchieste hanno contribuito a smantellare organizzazioni criminali e a portare alla luce i loro legami con il potere politico ed economico.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel panorama della giustizia italiana. Il suo esempio di coraggio e integrità continuerà a ispirare le future generazioni di magistrati nella loro lotta contro la criminalità.
Un esempio per le future generazioni
La scomparsa di Agostino Cordova rappresenta una perdita significativa per la giustizia italiana. La sua determinazione nel combattere la criminalità organizzata e la sua integrità morale sono un esempio per le future generazioni di magistrati. Il suo lavoro ha contribuito a rendere la società più sicura e a garantire un futuro migliore per tutti.