Borse europee in rialzo, Milano in testa
Le borse europee hanno aperto la settimana in territorio positivo, con Milano che guida il gruppo con un rialzo dello 0,5%. Londra ha guadagnato lo 0,4%, Francoforte lo 0,27%, Madrid lo 0,12% e Parigi lo 0,05%. Il mercato è stato caratterizzato da scambi fiacchi a causa della chiusura di Tokyo per la festa nazionale della montagna in Giappone.
In assenza di dati macro rilevanti, gli investitori attendono il Pil dell’Eurozona e l’inflazione Usa, previsti entrambi per mercoledì prossimo.
Si conferma il rialzo del greggio (Wti +0,82% a 77,47 dollari al barile) e dell’oro (+0,42% a 2.440 dollari l’oncia), mentre inverte la rotta il gas naturale (+2,23% a 41,29 euro al MWh) sulla piazza di Amsterdam.
Stabile a 141 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 0,8 punti al 3,64% e quello tedesco di 1,2 punti al 2,23%. Stabile il dollaro a 0,91 euro e 0,78 sterline.
Bt in testa a Londra con +6,32%
Tra le azioni che si sono distinte, Bt ha registrato un rialzo del 6,32% a Londra, dopo l’annuncio del passaggio di mano del 24,5% tra Altice Uk e l’indiana Bharti Global.
Il resto del settore è rimasto poco mosso, con Deutsche Telekom in rialzo dello 0,33% e Tim dello 0,41%.
Acquisti moderati sui petroliferi Bp (+0,73%), TotalEnergies (+0,52%), Shell (+0,5%) ed eni (+0,48%), mentre appare brillante Saipem (+1,77%), maglia rosa in Piazza Affari.
In campo bancario spiccano Mediolanum (+1,4%), Mps (+1,2%)e Commerzbank (+1,15%). Seguono Caixabank (+0,9%), Standard Chartered (+0,87%), Intesa (+0,61%), Bps (+0,32%), Unicredit (+0,35%) e Banco Bpm (+0,1%).
Bene i produttori di semiconduttori Be (+2,14%), Stm (+0,77%) e Asm (+0,7%), mentre si muovono in ordine sparso gli automobilistici Stellantis (-0,26%), Bmw (-0,3%), Renault (+0,05%) e Volvo (+0,15%). Invariate Ferrari e Porsche.
L’importanza di un contesto macroeconomico incerto
L’apertura positiva delle borse europee in un contesto di scambi fiacchi e in assenza di dati macro rilevanti, suggerisce che gli investitori sono in attesa di segnali più chiari dal fronte macroeconomico. Il Pil dell’Eurozona e l’inflazione Usa, previsti per mercoledì prossimo, potrebbero fornire indicazioni cruciali per la direzione dei mercati nei prossimi giorni. La volatilità dei mercati finanziari è sempre un fattore da tenere in considerazione, soprattutto in un contesto geopolitico complesso come quello attuale.