Un bilancio positivo e un futuro promettente
Il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, non nasconde la propria soddisfazione per le medaglie conquistate dai corridori azzurri alle Olimpiadi. “Sono orgoglioso che con le nostre medaglie abbiamo contribuito a migliorare il risultato di Tokyo, come richiesto dal presidente Malagò – prosegue Dagnoni -. Il ciclismo italiano, a dispetto di quanto raccontato troppo spesso e troppo facilmente, è sano e in salute. Questa Olimpiade l’ha dimostrato pienamente. Adesso dobbiamo festeggiare i successi e far tesoro di quello che ci è mancato come sprone per continuare a crescere e migliorarci”.
Un’analisi dettagliata delle prestazioni
Dagnoni ripercorre le prestazioni dei ciclisti italiani, evidenziando il nono posto di Pietro Bertagnoli nel Bmx, il quarto posto di Luca Braidot nella mountain bike, e il podio di Filippo Ganna nella cronometro. Si sofferma poi sul successo degli inseguitori, che si sono riconfermati sul podio dopo Tokyo 2020, e sulla performance delle ragazze nella madison, che hanno dimostrato di avere un futuro brillante. Infine, elogia la prestazione di Elia Viviani e Simone Consonni nella madison e il ritorno del settore della velocità femminile alle Olimpiadi grazie a Miriam Vece.
Un ringraziamento al team
Il presidente Dagnoni conclude il suo intervento con un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al successo del ciclismo italiano alle Olimpiadi: i ct, i tecnici, i massaggiatori, i meccanici, lo staff medico e quello di supporto.
Un futuro luminoso per il ciclismo italiano
L’entusiasmo di Dagnoni è contagioso e proietta un’immagine di grande positività per il futuro del ciclismo italiano. I risultati ottenuti alle Olimpiadi dimostrano che il movimento è in salute e che le nuove generazioni di ciclisti sono pronte a raccogliere la sfida e a portare il ciclismo italiano verso nuovi successi.