Tendostrutture per il Giubileo: una Soluzione Emergenziale
Per far fronte all’arrivo di turisti e pellegrini durante il Giubileo, Roma ha previsto la costruzione di quattro tendostrutture o strutture temporanee di altro tipo nei pressi delle stazioni di Termini, Ostiense, Tiburtina e San Pietro. L’obiettivo è quello di rispondere ad una domanda di accoglienza, ma la Caritas di Roma critica la soluzione, definendola una ennesima risposta emergenziale, e chiede interventi strutturali per affrontare il problema dei senza fissa dimora.
Secondo gli ultimi dati Istat, a Roma vivono 22.000 senza fissa dimora, un quinto del totale nazionale. Il direttore di Caritas Roma, Giustino Trincia, ha dichiarato che il progetto delle tendostrutture può essere accolto solo come misura temporanea e che è indispensabile adottare misure strutturali, come l’aumento delle strutture abitative permanenti e dignitose.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha confermato la costruzione della struttura di accoglienza a Termini, ma ha precisato che sarà situata in via Marsala e non in Piazza dei Cinquecento. Gualtieri ha anche sottolineato la necessità di maggiori risorse da parte del Governo e del Parlamento per affrontare il problema dei senza fissa dimora.
Polemiche Politiche e Dibattito Pubblico
La decisione di costruire una tendostruttura a Termini ha suscitato polemiche politiche. Il deputato di FdI e componente del Comitato Giubileo, Federico Mollicone, ha affermato che il Giubileo deve coniugare la sicurezza dei residenti, dei commercianti e dei pellegrini con la gestione del disagio sociale e dell’accoglienza. Simonetta Matone della Lega ha espresso soddisfazione per il cambio di programma del Campidoglio, che ha portato alla decisione di non costruire la tendostruttura in Piazza dei Cinquecento. Francesco Silvestri e Federica Festa del Movimento 5 Stelle hanno definito la decisione una vittoria del loro partito. Paolo Ciani (Demos) ha sottolineato che sobillare sentimenti di contrapposizione e odio verso i poveri non risolve la situazione, anzi la peggiora, e ha ricordato che le strutture di accoglienza non sono la causa della povertà, ma rappresentano un primo passo per dare risposte ai bisogni dei senza fissa dimora.
Il Rischio di Soluzioni Temporanee e l’Esempio di Parigi
Al di là dell’imminenza del Giubileo, si auspica da più parti che le soluzioni per affrontare il problema dei senza fissa dimora siano di più ampio respiro e non abbiano come obiettivo quello di liberare le strade di Roma dalle persone in difficoltà. Si teme che, come accaduto a Parigi in vista delle Olimpiadi, le soluzioni temporanee siano adottate per nascondere il problema e non per risolverlo. La ong Le Revers de la Médaille (L’altra faccia della medaglia) ha denunciato che a Parigi le persone senza fissa dimora sono state allontanate dalle strade in vista delle Olimpiadi, senza che siano state offerte soluzioni alternative.
La Necessità di Soluzioni Strutturali
La questione dei senza fissa dimora è un problema complesso che non può essere risolto con soluzioni temporanee. L’approccio emergenziale, come quello delle tendostrutture, non affronta le cause del problema e rischia di creare un’illusione di soluzione, mentre la vera sfida è quella di garantire un’accoglienza strutturale e dignitosa per chi vive in strada. È necessario investire in politiche sociali a lungo termine, che includano la creazione di alloggi permanenti, l’accesso ai servizi sociali e la promozione dell’integrazione sociale.