Scontri a Tripoli: Università chiusa e bilancio di nove morti
La situazione a Tripoli è critica, con scontri in corso tra due milizie che sostengono il governo di unità nazionale guidato dal premier Abdelahmid Dbeibah. L’Università di Tripoli ha annunciato la sospensione di tutte le attività accademiche, comprese lezioni ed esami, a causa dei continui combattimenti. La decisione è stata comunicata tramite un messaggio pubblicato su X dal sito Libya Review, che ha anche segnalato la presenza di “veicoli militari” in città.
Gli scontri hanno causato nove vittime, secondo i servizi di emergenza. Il servizio di ambulanza e soccorso della capitale libica ha confermato il bilancio di nove morti, pubblicando immagini dei suoi operatori impegnati nel recupero dei corpi in diversi luoghi del sobborgo di Tajoura. La nota non specifica se tra le vittime vi siano civili.
Scontri prolungati nella periferia di Tripoli
Testimoni oculari riferiscono che gli scontri sono iniziati a metà giornata e sono proseguiti per ore. La violenza si è concentrata nella periferia orientale di Tripoli, in particolare nel sobborgo di Tajoura. Le cause precise degli scontri non sono ancora chiare, ma la situazione evidenzia la fragilità della sicurezza nella capitale libica e la persistente instabilità politica nel paese.
L’instabilità politica e la fragilità della sicurezza in Libia
La notizia degli scontri a Tripoli è un’ulteriore conferma della fragilità della sicurezza e dell’instabilità politica in Libia. Il paese è ancora in fase di transizione dopo anni di conflitto e la mancanza di un governo stabile e forte continua a minacciare la pace e la sicurezza. La situazione evidenzia l’urgenza di trovare una soluzione politica duratura al conflitto libico, per garantire la sicurezza dei cittadini e la stabilità del paese.