Un messaggio di inclusione dallo Stadio Olimpico
Lo stadio Olimpico di Roma ha ospitato un incontro speciale: i ragazzi del Roma Club Gerusalemme, una scuola calcio che da oltre quindici anni promuove l’integrazione tra bambini di diverse religioni, hanno avuto l’opportunità di visitare il tempio del calcio romano. Il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, ha accolto i giovani calciatori con un messaggio di inclusione e di rispetto reciproco.
“É una settimana importante per noi, avremo un incontro con il santo padre sabato prossimo. Ma oggi mi premeva dare un saluto a questi ragazzi. Entrerete nel luogo più sacro che c’è in uno stadio: lo spogliatoio, dove siedono i vostri idoli. Noi siamo felici di ospitarvi, la squadra di cui fate parte é la dimostrazione che nello sport non ci sono barriere di religione, di razza o di lingua. Facciamo tutti parte di una squadra”, ha dichiarato Mezzaroma.
Un esempio di integrazione e rispetto
Il Roma Club Gerusalemme è un esempio concreto di come lo sport possa essere un potente strumento di integrazione e di pace. Bambini musulmani, ebrei, cristiani, drusi e arabo-palestinesi insieme a bambini israeliani ed etiopi, crescono insieme sul campo di calcio, imparando a riconoscere le differenze nel rispetto reciproco. Il calcio diventa un linguaggio universale, un terreno comune dove le diversità si fondono in un’unica passione per il gioco.
I ragazzi hanno avuto la possibilità di visitare lo spogliatoio della squadra, un luogo simbolico che rappresenta il cuore pulsante di ogni squadra di calcio. Un’esperienza indimenticabile per i giovani calciatori, che hanno avuto la possibilità di toccare con mano la storia e la tradizione della Roma.
Un tour dello stadio Olimpico
Il tour dello stadio Olimpico ha completato l’esperienza dei ragazzi del Roma Club Gerusalemme. Hanno avuto la possibilità di scoprire i segreti dello stadio, dalla tribuna alla sala stampa, dal campo da gioco alla sala trofei. Un’occasione per conoscere da vicino il mondo del calcio professionistico e per alimentare la loro passione per questo sport.
L’incontro al Olimpico è stato un momento di grande emozione per i giovani calciatori, che hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica e di portare a casa un messaggio di speranza e di inclusione.
L’importanza dello sport come strumento di integrazione
L’iniziativa del Roma Club Gerusalemme è un esempio concreto di come lo sport possa essere un potente strumento di integrazione e di pace. In un mondo spesso diviso da conflitti e discriminazioni, lo sport offre un terreno comune dove le diversità si fondono in un’unica passione. Il calcio, in particolare, con la sua universalità e il suo linguaggio non verbale, è in grado di abbattere barriere e promuovere la comprensione reciproca.