L’arresto di Stracuzzi in Tunisia
Angelo Salvatore Stracuzzi, un uomo con un passato legato a Cosa Nostra agrigentina, è stato arrestato ad Hammamet, in Tunisia. Stracuzzi era destinatario in Italia di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso.
L’operazione che ha portato al suo arresto è stata condotta dal nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo, coordinata dalla Procura e con la cooperazione dell’Interpol. Stracuzzi era scomparso dal territorio nazionale da tempo, e la sua cattura è stata possibile grazie alla collaborazione con la Brigade Criminelle della Polizia tunisina.
Il passato di Stracuzzi e i reati contestati
Stracuzzi era già stato colpito da sequestro di prevenzione patrimoniale e dalla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, in quanto ritenuto vicino a Cosa Nostra agrigentina. Era accusato di avere avuto un ruolo attivo con una realtà imprenditoriale organica a una cosca di Licata.
Il provvedimento cautelare eseguito in Tunisia era stato emesso dal Tribunale di Palermo in relazione ad alcuni episodi di estorsione ai danni di imprenditori dell’agrigentino. Stracuzzi è accusato di aver cercato di accaparrarsi fabbricati e terreni oggetto di aste giudiziarie attraverso metodi illegali.
Un’operazione internazionale contro la criminalità organizzata
L’arresto di Stracuzzi in Tunisia è un segnale importante nella lotta contro la criminalità organizzata. La collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e tunisine dimostra come sia fondamentale la cooperazione internazionale per contrastare il crimine transnazionale. Questo caso evidenzia anche la pericolosità delle organizzazioni criminali, che operano in modo trasversale e non si fermano ai confini nazionali.