Un incendio devasta la vegetazione di Colonnata
Un vasto incendio ha devastato circa 42 ettari di vegetazione in frazione Colonnata di Ascoli Piceno, mettendo a rischio abitazioni e un impianto fotovoltaico. Le fiamme si sono avvicinate pericolosamente alle case e all’impianto, creando un’emergenza che ha mobilitato i vigili del fuoco di Ascoli e San Benedetto.
Da oltre otto ore i vigili del fuoco sono impegnati in un’intensa lotta contro il rogo, con l’obiettivo di spegnerlo e impedire che si propaghi a zone vicine e, soprattutto, che raggiunga le abitazioni. La situazione è particolarmente critica a causa della presenza di alcuni calanchi che rendono impossibile l’intervento da terra.
Intervento massiccio dei vigili del fuoco
Al momento, sono una trentina i vigili del fuoco impegnati sul posto, coordinati dal Comandante Centi, presente sin dai primi momenti dell’evento. L’intervento è supportato da quattro velivoli che stanno operando contemporaneamente, con lanci di liquido per spegnere le fiamme. Tre dei velivoli appartengono ai vigili del fuoco, mentre uno è della regione Marche, in considerazione delle difficoltà operative legate ai calanchi.
L’incendio si espande verso Polesio
Le fiamme si stanno espandendo in direzione nord verso la frazione di Polesio, sul Monte Ascenzione. Al momento sono attivi due fronti di fuoco, con una stima di superficie interessata di circa 42 ettari. Le autorità stanno monitorando attentamente l’evoluzione dell’incendio e sono impegnate a contenere il rogo e a garantire la sicurezza delle persone e delle proprietà.
La minaccia degli incendi boschivi
L’incendio di Colonnata è un triste esempio della crescente minaccia degli incendi boschivi, un problema che affligge molte aree del nostro paese. Le cause di questi incendi sono spesso legate all’incuria e alla negligenza umana, ma anche al cambiamento climatico che sta rendendo il territorio più vulnerabile. È fondamentale intensificare gli sforzi di prevenzione e di contrasto a questi incendi, attraverso campagne di sensibilizzazione, controlli più rigorosi e investimenti in sistemi di sorveglianza e di intervento rapido.