Un’alba magica nella Valle dei Templi
La Valle dei Templi di Agrigento, un sito archeologico di straordinaria bellezza, ha ospitato un evento unico: un concerto di jazz all’alba. Circa 300 spettatori hanno avuto il privilegio di assistere a questa performance speciale, immersi nella notte e nella storia, in attesa dell’aurora che ha illuminato la Via Sacra di un’incantevole luce rosa.
La visita guidata ha condotto gli spettatori tra le rovine, con i musicisti che apparivano come fantasmi tra le colonne del Tempio di Giunone, lungo le antiche mura e sotto un ulivo centenario, per poi ritrovarsi dinanzi al maestoso Tempio della Concordia al nascere del sole.
Un cast di stelle del jazz italiano
Non si è trattato di un concerto qualunque, ma di un’esibizione di altissimo livello, con alcuni dei migliori jazzisti italiani. Il sax di Max Ionata ha accarezzato l’altare di Giunone, introducendo gli spettatori al Parco addormentato. Scendendo la scalinata, al Giardino dei Giusti, la cantante partenopea Marina Bruno ha letto i versi di Kostantinos Kavafis dedicati a Itaca e al viaggio per mare.
La tromba di Flavio Boltro ha dialogato con la potenza scenografica della grande Akragas, per poi fermarsi sotto un ulivo e passare il testimone allo struggente contrabbasso di Enzo Pietropaoli.
Un viaggio musicale attraverso il Mediterraneo
Il gran finale si è svolto al Tempio della Concordia, con i quattro musicisti impegnati in un programma ricco e variegato. Il concerto ha attraversato il Mediterraneo, con un occhio di riguardo alla canzone popolare siciliana e un omaggio al sito archeologico protetto dall’Unesco.
“La Valle dei Templi è unica”, hanno commentato i musicisti, “sono tanti anni che suoniamo in tutto il mondo, ma è un’esperienza che resterà fino a quando campiamo. Creare altra bellezza in tanta bellezza sembrava quasi impossibile, noi ci abbiamo provato.”
“Invenzioni a tre voci”: un format innovativo
Il concerto è parte di un nuovo format di CoopCulture, “Invenzioni a tre voci”, che ha debuttato al Castello di Miramare e ha toccato diversi siti archeologici, tra cui la Valle dei Templi. Il format si propone di “narrare l’archeologia attraverso la musica e viceversa”, come spiega Leonardo Guarnieri di CoopCulture, “un modo per attraversare la bellezza italiana.”
Il tour di “Invenzioni a tre voci” proseguirà con un secondo capitolo siciliano tra i templi di Selinunte, per poi tornare a Ostia Antica e concludersi ad Ercolano.
La fusione tra musica e archeologia
Questo concerto rappresenta un esempio di come la musica possa arricchire la fruizione di un sito archeologico, creando un’esperienza multisensoriale e coinvolgente. La scelta di musicisti di alto livello, il programma che si ispira al contesto storico e geografico, e la location suggestiva hanno contribuito a creare un evento memorabile.