Un’ombra di violenza sulla campagna elettorale messicana
La campagna elettorale in Messico, che si preannunciava come la più grande della storia del Paese, è stata funestata da un’ondata di violenza che ha visto l’omicidio di 30 candidati. Il Seminario sulla Violenza e la Pace del Colegio de México ha condotto un conteggio che ha registrato questi tragici eventi tra settembre 2023 e il 15 maggio 2024.
Un numero crescente di richieste di protezione
La crescente violenza ha spinto un numero significativo di candidati a richiedere protezione. In un incontro tra i membri del gabinetto di sicurezza del governo federale e i consiglieri dell’Istituto Elettorale (INE), è stato reso noto che ben 532 candidati hanno presentato domanda per ricevere misure di sicurezza. Di queste, 45 sono state respinte, mentre 487 persone attualmente usufruiscono di servizi di sicurezza.
Misure di sicurezza e riservatezza
I nomi dei candidati protetti e il tipo di servizio ricevuto vengono trattati in maniera strettamente confidenziale. Il governo federale ha istituito una squadra speciale presso il ministero per la Sicurezza e la Protezione dei Cittadini con lo scopo di monitorare questa strategia in coordinamento con l’INE. La squadra opera in modo permanente per garantire la sicurezza dei candidati e la tranquillità del processo elettorale.
Un problema complesso e preoccupante
La violenza contro i candidati politici in Messico rappresenta un problema complesso e preoccupante. È un sintomo di un clima di instabilità e di un’incapacità di garantire la sicurezza dei cittadini, soprattutto in un momento delicato come quello delle elezioni. La risposta del governo, pur importante, deve essere accompagnata da azioni più ampie per combattere l’impunità, rafforzare le istituzioni e promuovere una cultura di rispetto della legge e della democrazia.