Mercati europei in lieve calo, Madrid in testa
I mercati azionari europei hanno chiuso la giornata in lieve calo, con la Borsa di Madrid che ha registrato la migliore performance, salendo dello 0,3%. Londra ha chiuso in positivo dello 0,1%, mentre Parigi è rimasta piatta. Francoforte ha perso lo 0,1%, Milano lo 0,2% e Amsterdam lo 0,4%.
Questi movimenti sono avvenuti in un contesto di incertezza, con gli investitori che attendono segnali più chiari sull’andamento dell’economia globale e sulle politiche monetarie delle principali banche centrali.
L’apertura di Wall Street non ha portato a un cambio di tendenza, con i mercati americani che hanno aperto in leggero rialzo.
Spread e valute
Lo spread BTP-Bund si è mantenuto stabile sui 142 punti base, a testimonianza di una certa tranquillità sui mercati finanziari. L’euro ha chiuso la giornata a 1,092 contro il dollaro, con un andamento stabile.
Energia: petrolio in rialzo, gas piatto
Sul fronte dell’energia, il gas naturale ha chiuso la seduta piatto sui 40 euro al Megawattora, mentre il petrolio ha registrato un rialzo dello 0,5%, portando il prezzo a 76 dollari al barile. Questo aumento è stato attribuito alle aspettative di una crescente domanda di petrolio nei prossimi mesi, in particolare da parte della Cina.
Piazza Affari: Banca Mediolanum e Nexi in testa
A Piazza Affari, tra i titoli principali, Banca Mediolanum ha registrato la migliore performance, con un rialzo del 2,2%. Nexi ha guadagnato il 2%, mentre Leonardo ha chiuso in positivo. Anche Tim ha registrato un rialzo dell’1,3%.
Sul fronte negativo, Amplifon ha perso l’1,3% e Stellantis l’1,5%. Generali ha chiuso in calo del 2,5% a 22 euro, dopo la pubblicazione dei conti trimestrali.
Un quadro incerto
La giornata di oggi sui mercati europei è stata caratterizzata da una certa incertezza, con gli investitori che attendono segnali più chiari sull’andamento dell’economia globale e sulle politiche monetarie delle banche centrali. La guerra in Ucraina, l’inflazione elevata e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sui mercati, rendendo difficile prevedere l’andamento futuro.