Un quadro in chiaroscuro per l’export italiano
L’Istat ha diffuso i dati relativi all’andamento delle esportazioni italiane a giugno 2024, mostrando un quadro misto. Mentre si registra una lieve crescita congiunturale (+0,5%), la performance su base annua è negativa, con un calo del 6,1% in termini monetari e dell’8,6% in volume.
Nel secondo trimestre del 2024, rispetto al trimestre precedente, l’export è rimasto sostanzialmente stazionario, mentre l’import è cresciuto dell’1,1%. La flessione su base annua riguarda in particolare i principali mercati di sbocco per l’Italia: Germania (-8,7%), Francia (-8,1%), USA (-5,4%) e Svizzera (-7,8%).
I settori più colpiti
Tra i settori che hanno contribuito maggiormente al calo dell’export si segnalano: autoveicoli (-21,5%), articoli in pelle (-15,5%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici (-14%) e prodotti petroliferi raffinati (-19,3%).
Questi dati evidenziano le difficoltà che l’industria italiana sta affrontando in un contesto internazionale complesso, caratterizzato da incertezza economica e da una crescente competizione sui mercati globali.
Un segnale di allarme per l’economia italiana
Il calo delle esportazioni è un segnale di allarme per l’economia italiana, che si basa in larga misura sul commercio internazionale. Questo trend negativo potrebbe avere un impatto significativo sulla crescita economica e sull’occupazione, soprattutto in settori come l’automotive e la manifattura. Sarà importante monitorare l’andamento delle esportazioni nei prossimi mesi per valutare l’entità del problema e adottare le misure necessarie per sostenere le imprese italiane e favorire la ripresa dell’export.