Borsa Milano in calo, Ftse Mib cede l’1%
La Borsa di Milano chiude la seduta in negativo, con il Ftse Mib che cede l’1% a 34.476 punti. Il listino milanese è penalizzato dalla flessione del settore energetico e delle utility, con Generali in calo del 3,3% nel giorno dei risultati del primo trimestre. Scivolano anche Amplifon (-3%) e Nexi (-2,5%).
Vendite su Snam e A2a (-1,7%), Enel (-1,4%), Eni (-0,6%).
Banche fiacche, Unicredit in controtendenza
Fiacche le banche con Bper (-1,4%), Mps e Banco Bpm (-0,6%), Pop Sondrio (-0,4%), Intesa (-0,2%), mentre è in controtendenza Unicredit (+0,1%).
Tim in calo, Saipem vola
Seduta negativa per Tim (-1%), nel giorno della prima udienza al tribunale di Milano sul ricorso di Vivendi contro la delibera per la vendita delle rete. Vola Saipem (+3,4%), dopo tre nuovi contratti da 3,7 miliardi di dollari. Bene anche Tenaris (+0,2%).
Spread Btp-Bund a 129 punti
Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 129 punti, con il rendimento del decennale italiano stabile al 3,8%.
L’andamento della Borsa di Milano
La flessione della Borsa di Milano è in linea con il trend negativo dei mercati azionari europei, che sono influenzati dalle incertezze sull’andamento economico globale e dalle tensioni geopolitiche. Il settore energetico e delle utility è particolarmente sensibile alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e alle politiche ambientali, che potrebbero avere un impatto significativo sui loro profitti. Il caso di Saipem, con il nuovo contratto da 3,7 miliardi di dollari, rappresenta un segnale positivo per il settore delle costruzioni, che potrebbe beneficiare della ripresa degli investimenti infrastrutturali in Europa e nel mondo.