La tragedia dell’incidente aereo
Domenica, un elicottero che trasportava il presidente iraniano Ebrahim Raisi e altri funzionari di alto rango si è schiantato nella regione dell’Azerbaigian Orientale, provocando la morte di tutti i passeggeri. Tra le vittime, oltre al presidente Raisi, anche il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, le guardie del corpo del presidente, il generale Mehdi Mousavi, un membro della base Ansar al-Mahdi delle Guardie rivoluzionarie, il pilota, il copilota e il tecnico di volo. Le cause dell’incidente sono ancora sotto investigazione, ma si sospetta un guasto tecnico o un errore umano.
Cerimonia funebre a Tabriz
La cerimonia funebre per il presidente Raisi è iniziata oggi a Tabriz, la città dove si è verificato l’incidente. La tv di Stato iraniana ha diffuso immagini della cerimonia, che si tiene nella moschea centrale della città. I funerali veri e propri si terranno il 23 maggio nella sua città natale di Mashhad, nel nord-est del Paese. La cerimonia funebre si tiene questa mattina anche per le altre vittime dell’incidente aereo.
Trasferimento delle salme
Le salme delle vittime saranno trasferite a Qom questo pomeriggio e poi a Teheran martedì sera. La cerimonia funebre proseguirà mercoledì mattina nella capitale. Secondo l’Irna, i corpi delle vittime verranno sepolti giovedì nei rispettivi luoghi di nascita.
L’impatto della tragedia
La morte del presidente Raisi è una tragedia per l’Iran, che si trova in un momento delicato della sua storia. La sua scomparsa crea un vuoto di leadership in un momento in cui il Paese è alle prese con sfide economiche e politiche interne ed esterne. Le conseguenze di questa tragedia si faranno sentire per lungo tempo, sia a livello politico che sociale.