Un nuovo capo politico per Hamas
A sei giorni dall’uccisione di Ismail Haniyeh a Teheran, Hamas ha scelto il suo nuovo capo politico. Il nome è Muhammad Ismail Darwish, capo del Consiglio della Shura, una figura di spicco all’interno dell’organizzazione, ma sconosciuta al grande pubblico. In contrasto con il suo predecessore, Haniyeh, che non disdegnava di mostrare il suo edonismo e la sua presenza pubblica, Darwish è un uomo ombra, che non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche né si è prestato per farsi fotografare.
La scelta di Darwish è stata dettata dalla necessità di mantenere stretti i legami con l’Iran, che da decenni finanzia Hamas con dollari e armi. Il suo ruolo di tesoriere, che lo ha visto gestire i trasferimenti di denaro dall’Iran a Hamas e gli investimenti in tutto il mondo, lo rende la figura ideale per mantenere questo rapporto strategico.
La scelta di Darwish e la sua influenza sul futuro di Hamas
La scelta di Darwish non è stata immediata. Subito dopo la morte di Haniyeh, i funzionari di Hamas a Doha si sono riuniti per discutere sulla successione. Il nome di Khaled Mashal, l’uomo più potente dell’ufficio politico, sembrava essere in pole position. Tuttavia, la sua posizione critica nei confronti del governo siriano durante la guerra civile ha suscitato le preoccupazioni di Teheran, che ha espresso un chiaro veto. Anche il leader di Gaza, Yahya Sinwar, si è opposto alla sua nomina, preferendo un uomo con un rapporto più stretto con la leadership iraniana.
La scelta di Darwish, quindi, è stata dettata dalla necessità di mantenere il sostegno finanziario e politico dell’Iran. Si prevede che Darwish continuerà a gestire le decisioni politiche di Hamas da Doha e parteciperà ai colloqui con Israele sulla tregua e il rilascio degli ostaggi.
Chi è Muhammad Ismail Darwish?
Muhammad Ismail Darwish è originario dei campi profughi palestinesi in Libano. Negli anni è diventato l’uomo più forte nel business internazionale di Hamas, gestendo banche, fondi e investimenti. È una figura enigmatica, sconosciuta al grande pubblico, ma di grande peso all’interno dell’organizzazione. La sua nomina come capo politico di Hamas segna un cambio di rotta per l’organizzazione, che punta a rafforzare i legami con l’Iran e a mantenere la sua influenza nella regione.
Le sfide per il nuovo capo di Hamas
La nomina di Darwish come capo politico di Hamas rappresenta una sfida per l’organizzazione. La sua mancanza di esperienza politica e la sua scarsa visibilità al pubblico potrebbero essere un ostacolo alla sua leadership. Inoltre, il suo ruolo di tesoriere potrebbe generare tensioni all’interno dell’organizzazione, con alcuni che potrebbero dubitare della sua capacità di gestire le questioni politiche e militari. Sarà interessante vedere come Darwish affronterà queste sfide e come la sua leadership influenzerà il futuro di Hamas.