L’opposizione chiede una riforma della governance Rai
L’opposizione in commissione di Vigilanza Rai ha espresso la propria contrarietà al rinnovo del consiglio di amministrazione senza una previa riforma della governance. In un appello firmato dai capigruppo di opposizione, si sottolinea la necessità di un confronto più ampio sul futuro della tv pubblica, in linea con le nuove normative europee. Si evidenzia come la legge che governa la Rai, approvata nel 2015, sia ormai superata alla luce del Media Freedom Act approvato dal Parlamento europeo lo scorso marzo. L’opposizione ritiene che una riforma sia necessaria non solo per adeguarsi alle nuove normative europee, ma anche per garantire un assetto più indipendente e trasparente alla Rai. “Con il via libera, avvenuto lo scorso marzo, da parte del Parlamento europeo al Media Freedom Act, l’attuale legge che governa la Rai appare superata e necessita di una riforma che vada nella direzione di recepire la legge europea per la libertà dei media”, spiegano i firmatari dell’appello.
La maggioranza rischia di non raggiungere il quorum
La maggioranza in commissione di Vigilanza, pur disponendo dei voti necessari per la nomina del consiglio di amministrazione, rischia di non raggiungere il quorum per la nomina del presidente. L’opposizione ha infatti annunciato la propria intenzione di disertare l’aula in caso di voto, per impedire che la nomina del presidente avvenga con il voto segreto. Questo potrebbe aprire la strada a possibili franchi tiratori, che potrebbero sfruttare il voto segreto per favorire la nomina di un candidato non gradito all’opposizione. Il rischio è quindi che la maggioranza non riesca a raggiungere le 28 preferenze necessarie per la nomina del presidente, con conseguente stallo nella nomina del nuovo consiglio di amministrazione.
Il futuro della Rai in discussione
La questione del rinnovo del consiglio di amministrazione della Rai ha aperto un dibattito più ampio sul futuro della tv pubblica. L’opposizione ha proposto di avviare un confronto sulle regole prima delle nomine, con la partecipazione di istituzioni, forze politiche e sociali. Anche l’Usigrai si è unito alla richiesta di una riforma della governance Rai, sottolineando la necessità di “togliere la Rai dal controllo dei partiti” e di affidarla a “manager preparati e indipendenti”. La maggioranza, pur dichiarandosi aperta al dialogo, non ha ancora dato una risposta chiara alla richiesta di riforma. Il prossimo Consiglio dei Ministri potrebbe essere l’occasione per affrontare la questione, ma non è ancora chiaro se i leader della maggioranza si diranno disponibili a un confronto.
L’importanza di una Rai indipendente
La Rai è un servizio pubblico di fondamentale importanza per il Paese. La sua indipendenza è quindi un elemento cruciale per garantire la pluralità di voci e la libertà di informazione. La richiesta di una riforma della governance Rai da parte dell’opposizione è quindi legittima e merita di essere presa in seria considerazione dalla maggioranza. Un confronto aperto e trasparente sul futuro della Rai è fondamentale per garantire che la tv pubblica possa svolgere il suo ruolo in modo efficace e indipendente.