Un attacco americano uccide un comandante Houthi in Yemen
Funzionari statunitensi e iracheni hanno confermato l’uccisione di Hussein Abdullah al-Shabal, un alto comandante degli Houthi ed esperto nell’uso dei droni, in un attacco aereo nella zona della città di Jurf al-Shahar, a sud-ovest della capitale Baghdad, in Yemen.
Il Pentagono ha affermato di non essere a conoscenza della sua presenza sul posto dell’attacco finché non sono stati ricevuti i risultati finali. L’attacco è arrivato dopo molti mesi di silenzio.
Funzionari della sicurezza negli Stati Uniti hanno affermato che l’operazione è stata effettuata per scopi di “autodifesa”.
Un attacco che arriva dopo mesi di silenzio
L’attacco americano è avvenuto dopo un periodo di relativa calma nella zona. L’ultima volta che gli Stati Uniti hanno condotto un’operazione militare in Yemen è stato nel mese di luglio 2023, quando hanno preso di mira un sito di Houthi nella provincia di Marib.
L’attacco di questa settimana è avvenuto in una zona strategicamente importante per gli Houthi, che controllano gran parte del nord del Yemen.
L’importanza di al-Shabal
Hussein Abdullah al-Shabal era un importante comandante degli Houthi ed esperto nell’uso dei droni. La sua morte è una seria perdita per il gruppo ribelle, che si sta battendo contro il governo yemenita e la coalizione guidata dall’Arabia Saudita.
Al-Shabal era considerato una figura chiave nella strategia degli Houthi di utilizzare i droni per attaccare obiettivi militari e civili.
Le implicazioni dell’attacco
L’uccisione di al-Shabal potrebbe avere importanti implicazioni per il conflitto in Yemen. L’attacco dimostra la determinazione degli Stati Uniti a contrastare gli Houthi, che sono considerati una minaccia per la sicurezza regionale. Tuttavia, l’attacco potrebbe anche inasprire le tensioni tra gli Stati Uniti e gli Houthi, e potrebbe portare a una escalation del conflitto.