Disordini e violenza nel Regno Unito
Una nuova ondata di disordini ha colpito il Regno Unito, questa volta scatenata da gruppi dell’ultradestra. La settimana dopo la strage di bambine a Southport e la successiva ondata di ‘fake news’ sui social media, le città inglesi e Belfast nell’Irlanda del Nord sono state teatro di scontri e attacchi alla polizia.
A Plymouth, nel sud-ovest dell’Inghilterra, sono stati compiuti almeno sei arresti fra decine di estremisti e hooligan che hanno preso di mira la polizia. La polizia ha cercato di separare i gruppi violenti da una contro-protesta antirazzista nel centro della città. Altri scontri, con il lancio di bottiglie, petardi e mattoni contro le forze dell’ordine, si sono verificati a Birmingham, dove un pub e alcune auto sono state danneggiate, e a Darlington, nel nord dell’Inghilterra.
A Belfast, la situazione è stata particolarmente grave. La polizia è stata attaccata con pietre e bombe molotov nella zona di Sandy Row, vicino a un supermercato dato alle fiamme nel fine settimana.
La risposta del governo
Il governo britannico ha reagito con preoccupazione alla nuova ondata di violenza. Il premier laburista Keir Starmer ha invocato un ‘pugno duro’ e sono state messe in campo misure per fermare i ‘riots’.
Il governo ha annunciato di voler estendere gli orari dei tribunali penali per poter affrontare in modo rapido centinaia di casi. Allo stesso tempo, è stato garantito oltre 500 posti extra in carcere, nonostante il persistente problema del sovraffollamento nelle prigioni del Regno.
Un clima di tensione e di paura
La violenza che ha colpito il Regno Unito è un segnale allarmante. La diffusione di ‘fake news’ sui social media, che spesso alimenta l’odio e la discriminazione, crea un clima di tensione e di paura. È importante che le autorità prendano provvedimenti per contrastare la disinformazione e promuovere la coesione sociale. La risposta del governo, con l’estensione degli orari dei tribunali e l’aumento dei posti in carcere, è un primo passo importante, ma è necessario un impegno a lungo termine per affrontare le cause profonde della violenza e della disgregazione sociale.