Un G7 sotto la lente della satira
Il Festival di Cannes ha ospitato la proiezione di “Rumours”, un film fuori concorso diretto da Guy Maddin, Evan Johnson e Galen Johnson, che ha suscitato risate e riflessioni tra il pubblico. La pellicola, una beffarda parodia del G7, mette in scena un summit internazionale in un castello del nord Europa, con i leader dei Paesi più potenti del mondo alle prese con le loro inefficienze e le loro ambizioni. Al centro della storia, il Premier italiano Antonio Lamorte, interpretato da Rolando Ravello, che confessa in modo buffo ai suoi colleghi di essersi travestito da Mussolini in una festa a tema. La scena, che ha scatenato ilarità nella sala, è solo uno spunto per una serie di situazioni comiche e surreali che mettono in luce l’assurdità dei vertici internazionali. Il film si concentra sull’inconcludenza dei documenti finali, spesso considerati temi di scuola elementare, e sul dietro le quinte del summit, dove amori e nefandezze si intrecciano con il terrore delle proteste dei cittadini fuori dai palazzi.
Un cast stellare per una satira pungente
Il cast di “Rumours” vanta la presenza di attori di fama internazionale come Cate Blanchett, che interpreta con la sua solita maestria Ursula Von der Leyen, Alicia Vikander, Charles Dance e Roy Dupois. La Blanchett, oltre a interpretare il ruolo della Presidente della Commissione Europea, è anche ambasciatrice Unhcr per i diritti umani e terrà una conferenza al Festival di Cannes dal titolo “Displaced Stories”, storie dagli sfollati. Rolando Ravello, che interpreta il Premier italiano Antonio Lamorte, ha descritto il film come “un po’ pazzoide” e ha sottolineato come la scrittura dei documenti finali del G7, spesso disponibile online, non sia così lontana da quella rappresentata nel film.
Il G7 tra risate e riflessioni
Il film, pur nella sua comicità, solleva importanti questioni sul ruolo dei leader mondiali e sulla loro capacità di affrontare le sfide globali. In una scena particolarmente significativa, i leader del G7 si ritrovano a fare i conti con il ritorno dei morti viventi, i nativi di quelle terre che abitavano quei luoghi prima dell’impero romano e che, a quanto pare, hanno il cervello più grande dei nostri del G7. “La sceneggiatura era interessante”, ha commentato Ravello. “Dopo il film ho ricevuto una inattesa lettera di complimenti dai registi: alla fine, pur tra stereotipi – Antonio distribuisce ai colleghi fette di salame rubate a colazione, ad esempio – penso che il leader italiano venga fuori come una persona gentile e carica di umanità più degli altri”. Il set, secondo Ravello, è stato un’esperienza positiva: “Tutti amici al secondo giorno, Cate Blanchett inclusa anzi una vera caciarona. L’elemento decisivo? La mia cacio e pepe”.
Un’occasione per riflettere
‘Rumours’ è un film che, pur con un approccio satirico, ci invita a riflettere sul ruolo dei leader mondiali e sulle loro capacità di affrontare le sfide globali. La parodia, seppur beffarda, evidenzia l’inconsistenza di alcuni vertici internazionali e l’incapacità di raggiungere risultati concreti. Il film ci ricorda che dietro le facciate istituzionali si nascondono spesso interessi personali e giochi di potere, che non sempre coincidono con il bene comune.