Le accuse di brogli e la condanna di Maduro
Estela de Carlotto, presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, ha rilasciato una forte dichiarazione in cui accusa Nicolás Maduro di aver commesso brogli durante le elezioni del 28 luglio in Venezuela. In un’intervista con Jorge Rial su Radio 10, Carlotto ha affermato senza mezzi termini: “È chiaro che ha imbrogliato; sarà un dittatore”.
Secondo la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, Maduro ha manipolato il voto per assicurarsi la vittoria, offendendo così la memoria dell’ex presidente Chávez. Carlotto ha sottolineato che Maduro non ha alcun elemento per giustificare il suo trionfo elettorale: “Non ha nulla, non ha le schede elettorali”.
La solidarietà latinoamericana e il ricordo delle dittature
Estela de Carlotto ha anche espresso la sua preoccupazione per la situazione in Venezuela e ha sottolineato l’importanza della solidarietà tra i paesi latinoamericani. “Sto seguendo quanto accade in Venezuela perché tra latinoamericani ci si deve proteggere”, ha dichiarato, ricordando che la maggior parte dei paesi della regione ha vissuto in un’epoca di dittature, durante le quali molti hanno perso familiari. Questo riferimento è chiaro: si tratta dei regimi militari degli anni Settanta, che hanno colpito non solo l’Argentina, ma gran parte del continente latinoamericano.
Un’accusa pesante e una prospettiva storica
Le parole di Estela de Carlotto sono pesanti e rappresentano una condanna esplicita del regime di Maduro. La sua esperienza personale, legata alla tragedia della dittatura argentina, le conferisce un’autorità morale particolare. Il suo richiamo alla solidarietà latinoamericana è un monito importante, che ricorda come la lotta contro la dittatura e la difesa della democrazia siano temi universali che uniscono i popoli della regione.