L’unione fa la forza: Paperino e Minnie si iscrivono al sindacato
C’è aria di festa a Disneyland, il parco di divertimento di Anaheim, a sud di Los Angeles. Non per la gioia di una nuova attrazione o di uno show pirotecnico, ma per un evento storico: i lavoratori che si travestono nei vari personaggi della casa di Topolino hanno votato per unirsi alla Actor’s Equity Association, la sigla che rappresenta circa 52.000 performer dal vivo in tutti gli Stati Uniti, dagli attori di teatro, ai comici ad alcune stripper, entrate l’anno scorso.
Le 1.700 maschere, i cosiddetti “cast members”, avevano cominciato la campagna per l’iscrizione al sindacato a febbraio e hanno finalmente votato negli ultimi tre giorni. Secondo i risultati pubblicati, 953 di loro si sono espressi a favore, pari al 79%.
Le rivendicazioni dei ‘cast members’
Questi artisti girano per il parco intrattenendo i visitatori con brevi spettacoli, sfilate e foto con fan grandi e piccoli. Dietro il nome di ‘Magic United’, che ha per logo un guanto bianco di Topolino stretto a pugno, chiedono aumenti salariali, maggiore trasparenza nella programmazione dei turni e nelle assunzioni. Inoltre, rivendicano la necessità di un ambiente più sano e sicuro, visto che spesso sopportano infortuni e disagi durante il lavoro. Recentemente sui social media, per esempio, è emersa una tendenza tra gli ospiti del parco a distrarre le maschere per poi strattonarle in modo violento.
La Disney punta sul settore ‘esperienze’
Questa piccola rivoluzione tra i lavoratori del parco californiano avviene mentre il Ceo Iger ha annunciato un investimento di 60 miliardi di dollari in 10 anni nel dipartimento “esperienze” del colosso Disney, un settore che comprende i parchi divertimento, i resort, le navi da crociera e il merchandise. Una divisione che è la gallina dalle uova d’oro per la centenaria casa di Topolino: l’anno scorso ha prodotto circa il 70% delle entrate della Disney.
Un segnale di cambiamento per il mondo del lavoro
L’iscrizione dei lavoratori di Disneyland al sindacato è un segnale importante per il mondo del lavoro. In un’epoca di crescente precarizzazione, i lavoratori si organizzano per difendere i propri diritti e migliorare le proprie condizioni di lavoro. Questa tendenza è evidente anche nel settore del turismo e dell’intrattenimento, dove i lavoratori sono spesso sottopagati e sottoposti a condizioni lavorative precarie. La battaglia dei ‘cast members’ di Disneyland potrebbe essere un esempio per altri lavoratori nel settore, incoraggiandoli a organizzarsi e a rivendicare i propri diritti.