La fumata nera al Cairo
Dopo giorni di intense trattative, i colloqui tra Israele ed Egitto per una tregua a Gaza si sono conclusi senza un accordo. Il giornalista Barak Ravid di Axios ha riportato su X che le due delegazioni israeliane, guidate dai capi del Mossad e dello Shin Bet, David Barnea e Ronen Bar, hanno lasciato il Cairo senza una svolta. Le fonti citate da Ravid affermano che i negoziati sono bloccati e che un accordo è lontano.
Le delegazioni israeliane, autorizzate dal premier Benyamin Netanyahu, hanno partecipato a colloqui con alti funzionari egiziani, tra cui il capo dell’intelligence Abbas Kamel e alti funzionari militari. I colloqui si sono svolti in un clima di grande riservatezza, con le due delegazioni che hanno lasciato il Cairo a bordo di due aerei privati diretti all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Le sfide per una tregua
La situazione a Gaza è estremamente delicata. La tregua tra Israele e Hamas, raggiunta nel maggio 2023, è stata violata più volte, con attacchi reciproci che hanno causato vittime e danni. La situazione è ulteriormente complicata dalla crisi politica interna in Israele, con Netanyahu che si trova ad affrontare una forte opposizione alla sua politica di sicurezza.
L’Egitto, in qualità di mediatore tra le due parti, ha svolto un ruolo chiave nei negoziati. Tuttavia, le divergenze tra Israele e Hamas su questioni chiave, come il disarmo di Hamas e la liberazione dei prigionieri israeliani, hanno ostacolato la ricerca di una soluzione duratura.
Il futuro dei negoziati
L’esito dei negoziati al Cairo è un duro colpo per la ricerca di una tregua a Gaza. La situazione è complessa e la soluzione non è facile da trovare. L’Egitto, con il suo ruolo di mediatore, dovrà continuare a lavorare per trovare un terreno comune tra le due parti. La comunità internazionale, in particolare l’Unione Europea e gli Stati Uniti, dovrà svolgere un ruolo attivo per favorire il dialogo e la ricerca di una soluzione pacifica.