Un’alta percentuale di promossi, ma con differenze regionali
Gli esami di maturità 2023 si sono conclusi con un’alta percentuale di promossi, con il 99,8% dei candidati che hanno superato l’esame. Questi dati confermano le percentuali dell’anno precedente, come riferito dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Tuttavia, emerge una forbice significativa tra le scuole del Nord e del Sud. Nel Sud, infatti, la percentuale di studenti diplomati con il massimo dei voti è nettamente superiore rispetto al Nord. Ad esempio, in Calabria il 5,4% degli studenti ha conseguito la maturità con 100 e lode, mentre in Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto la percentuale si attesta appena sopra l’1%. La Calabria si distingue anche per la percentuale di diplomati con 100, che raggiunge il 12,4%, a differenza di regioni come la Lombardia (4,3%) o il Piemonte (5,4%).
Il ruolo del tipo di istruzione
Analizzando i dati in base al tipo di istruzione, si nota che i licei registrano le medie di voto più alte, con il 9,1% degli studenti che si sono diplomati con 100 e il 3,9% con 100 e lode. I licei classici, in particolare, registrano una percentuale di diplomati con 100 e lode pari al 7,4%. I voti più bassi si registrano invece nei percorsi professionali e tecnici, dove la ‘lode’ è stata assegnata rispettivamente all’1,5% e allo 0,6% degli studenti. Tra gli studenti con la percentuale più alta di ‘minimo sindacale’ (60), si segnalano quelli del liceo scientifico con indirizzo sportivo, con quasi uno su dieci (9,1%) che non ha superato la sufficienza richiesta per conseguire il diploma.
Promossi anche alle scuole medie
Anche per gli esami di terza media, la percentuale di promossi è stata molto alta, con il 99,9% degli studenti che hanno superato l’esame. In alcune regioni, come Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Umbria e Molise, tutti gli studenti sono stati promossi. La Calabria si distingue anche per gli esami di terza media, con l’8,7% degli studenti che ha superato l’esame con ‘dieci e lode’.
Un’analisi approfondita dei dati
I dati diffusi dal ministero dell’Istruzione e del Merito offrono un quadro interessante dell’andamento degli esami di maturità e di terza media. La forbice tra Nord e Sud, con la Calabria che si distingue per le alte percentuali di studenti con il massimo dei voti, solleva alcune riflessioni sull’organizzazione e sulla qualità dell’istruzione nelle diverse regioni. È importante approfondire le cause di questa disparità, analizzando fattori come le risorse disponibili, la qualità degli insegnanti, le opportunità di apprendimento e il contesto socioeconomico in cui si trovano gli studenti. Inoltre, è necessario valutare l’impatto del tipo di istruzione sulla performance degli studenti, con particolare attenzione alle differenze tra licei, istituti tecnici e professionali.
Riflessioni sul divario Nord-Sud
I dati evidenziano un divario significativo tra le regioni del Nord e del Sud in termini di risultati scolastici. Questo divario non è nuovo e solleva interrogativi sulla qualità dell’istruzione e sulle opportunità di apprendimento offerte agli studenti in diverse aree del Paese. È importante che il ministero dell’Istruzione e del Merito si impegni a colmare questo divario, investendo in risorse e iniziative che promuovano l’equità e l’eccellenza educativa in tutte le regioni.