Un pomeriggio di fuoco a Monte Mario
Un incendio di vaste proporzioni ha colpito la collina di Monte Mario a Roma nel pomeriggio del [data dell’incendio], costringendo all’evacuazione di sei palazzine e della Rai di via Teulada. Le fiamme, partite da un accampamento abusivo sulle pendici della collina, si sono propagate rapidamente, alimentate dal vento e dalla resina dei pini.
Le alte temperature e il vento caldo hanno contribuito a far divampare le fiamme, che in poco tempo hanno minacciato persino la cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, dove però magistrati e avvocati hanno continuato a lavorare.
Evacuazioni e panico alla Rai
Alla Rai dei celebri studi di via Teulada, l’incendio ha scatenato il panico. La conduttrice di Estate in diretta su Rai1, Nunzia De Girolamo, ha annunciato l’evacuazione in diretta sui social, descrivendo la situazione come seria. Gli altoparlanti hanno annunciato l’attivazione del sistema anti-incendio, mentre i residenti delle palazzine sgomberate raccontavano la loro paura.
“Le fiamme erano già alte dal primo pomeriggio, abbiamo visto la colonna di fumo, nera e densa, e poi udito delle esplosioni. Abbiamo avuto paura poi l’evacuazione ma molti erano già scesi in strada”, hanno raccontato alcuni residenti, che la notte precedente avevano già segnalato un altro incendio in collina.
Intervento dei Vigili del Fuoco
Per circoscrivere le fiamme, sono intervenute dieci squadre dei vigili del fuoco, con due autobotti, che hanno lottato anche contro il vento caldo che ha fatto cambiare direzione al rogo. In ausilio sono intervenuti anche due elicotteri e squadre della protezione civile regionale.
“C’è un grande impegno, si lavora incessantemente con una sinergia tra tutte le forze in campo”, ha dichiarato il prefetto Lamberto Giannini, arrivato sul posto con il sindaco Roberto Gualtieri.
Le cause dell’incendio
Dopo una ricognizione aerea con un elicottero dei Vigili del Fuoco, il sindaco Gualtieri ha fornito le prime possibili cause dell’incendio: “è tutto partito da un accampamento abusivo”, ha detto.
Le indagini sono ancora in corso, ma non è esclusa la pista dolosa. Le prime telefonate d’allarme sono arrivate da via Romeo Romei, a ridosso della collina, vicino a dove sorge l’accampamento, e qualcuno avrebbe visto le fiamme partire da lì.
Polemiche e preoccupazioni
L’incendio ha riacceso la polemica sugli insediamenti abusivi nella capitale, che rischiano di diventare un’emergenza, come ha sottolineato il sindaco Gualtieri. “C’è un legame tra i roghi e il degrado”, ha affermato Forza Italia.
Altra polemica è quella su un possibile dolo legato a progetti edilizi, anche se l’area è lontana dai terreni interessati dall’ampliamento dell’attuale città giudiziaria. “Il progetto di riqualificazione della città giudiziaria è poco amato – ha ricordato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli – Ci auguriamo che questo evento sia solo una disgrazia”.
Danni e conseguenze
Le operazioni di spegnimento proseguiranno per tutta la notte, ma secondo Gualtieri “fortunatamente adesso la situazione è circoscritta e quindi il peggio è passato”.
Ora ci sarà da valutare anche il danno ecologico di un’area che è parco naturale con essenze arboree, pini e eucalipti. Mentre è scongiurato, per ora, il rischio per la salute.
Un’emergenza che rivela un problema sociale
L’incendio a Monte Mario è un evento drammatico che mette in luce un problema sociale complesso: la presenza di insediamenti abusivi nella capitale. La proliferazione di accampamenti di senzatetto, spesso in aree a rischio come le pendici di una collina, è un segnale di un’emergenza abitativa che richiede un’attenzione immediata e soluzioni concrete. Questo evento dovrebbe essere un monito per le istituzioni a intensificare gli sforzi per garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini, e per affrontare il problema del degrado urbano che alimenta il rischio di incendi.