La fine dell’effetto incentivi
Le vendite di auto a luglio hanno registrato un incremento del 4,7% rispetto allo stesso mese del 2023, un dato decisamente inferiore al 15% di giugno, che era stato trainato dagli Ecobonus varati dal governo. L’effetto degli incentivi, quindi, sembra essere terminato, con il mercato che torna a una crescita più contenuta.
A pagare di più sono proprio le auto elettriche, che tornano a una quota di mercato del 3,4% dopo l’8,4% del mese scorso. Questo dato dimostra come l’incentivo, seppur importante, non è stato sufficiente a sostenere in modo strutturale la domanda di veicoli elettrici.
Stellantis in calo, Toyota/Lexus supera Fiat
Stellantis ha registrato un calo dell’8,7% con 34.995 immatricolazioni e una quota di mercato dell’8,19% rispetto al 12,03% dello stesso periodo dell’anno scorso. La casa automobilistica francese è stata colpita dalla fine degli incentivi, che avevano contribuito al suo successo nel mese di giugno.
Toyota/Lexus ha superato il brand Fiat in termini di vendite, mentre Jeep Avenger si conferma il suv più venduto nei sette mesi, tenendo conto di ogni motorizzazione.
Il tavolo automotive del 7 agosto
Gli sguardi sono tutti puntati sul tavolo automotive convocato per il 7 agosto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. All’incontro parteciperanno Stellantis, le associazioni di filiera, i sindacati e le Regioni.
Il ministro Urso ha parlato di un piano triennale sugli incentivi auto, mentre la presidente del consiglio è andata in Cina anche per favorire la produzione di auto nel nostro Paese. Sono iniziative lodevoli, ma per il ritorno alla normalità occorrono iniziative specifiche e concrete che consentano alle famiglie di cambiare le auto, come sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.
Le proposte dell’Unrae e di Federauto
L’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, ha rivisto al ribasso le stime e prevede 1.620.000 auto immatricolate, in crescita del 3,4%, ma ancora in calo del 15% rispetto al 2019.
Il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, ha affermato che l’associazione ha le idee chiare e che è pronta a confrontarsi in modo costruttivo con il Mimit portando proposte puntuali per garantire al nostro Paese un percorso strategico e strutturato di transizione.
Federauto, la Federazione dei concessionari auto, ha sottolineato che l’Ecobonus, anche nella versione recentemente rimodulata, non è in grado di spingere stabilmente le alimentazioni a bassissime emissioni e influire sul rinnovo del parco circolante più vetusto.
I dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Secondo i dati comunicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate nei primi sette mesi dell’anno 1.011.259 auto, in rialzo del 5,25% rispetto allo stesso periodo del 2023.
La sfida della sostenibilità e la necessità di un piano strutturale
Il mercato automobilistico italiano è in un momento di transizione, con la necessità di passare a un parco auto più sostenibile e con minori emissioni. La fine degli incentivi ha evidenziato la fragilità di un sistema che si basa su incentivi temporanei. Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, è necessario un piano strutturale che preveda incentivi stabili e a lungo termine, insieme a misure per favorire l’infrastruttura di ricarica e la diffusione di tecnologie innovative. Un piano che non si limiti a incentivare l’acquisto di auto elettriche, ma che consideri l’intero ciclo di vita del veicolo, dall’acquisto alla gestione, al riciclo. Solo così si potrà davvero accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e a basse emissioni.