Il trionfo di De Gennaro a Parigi
Giovanni De Gennaro, il nuovo re del kayak, ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, realizzando un sogno che lo accompagnava sin da bambino. Dopo la delusione di Tokyo, dove non era riuscito a raggiungere la finale, De Gennaro si è dedicato con ancora più impegno e determinazione, regalandosi altri tre anni di sacrifici per raggiungere il suo obiettivo.
“Penso sia ancora un sogno, non riesco ancora a crederci”, ha dichiarato un emozionato De Gennaro. “Sognavo la medaglia sin da bambino, è bellissima, sono già innamorato di lei. Ho cercato di non mettermi troppa pressione malgrado fosse un obiettivo che avevo scolpito in testa da tre anni, dopo Tokyo dove non ero riuscito ad arrivare in finale.”
Il segreto del suo successo, secondo De Gennaro, è stato proprio quello di non farsi sopraffare dalla pressione. “Quest’anno non mi bastava aver vinto due volte in Coppa del Mondo e agli Europei, mi mancava troppo quell’Olimpiade fallita a Tokyo, e anche a Rio dove fui settimo”, ha spiegato l’atleta. “Perché qui tutto ha un peso maggiore, compresa la sconfitta.”
Un successo dedicato a chi lo ha sostenuto
La vittoria di De Gennaro è un trionfo che va oltre il suo successo personale. “E’ un successo che per me significa tutto”, ha sottolineato il 32enne carabiniere bresciano. “Perché dopo Tokyo ho avuto tutta la squadra a sostenermi, e tante altre persone.”
Tra queste persone, c’è Giovanni, il suo primo allenatore e vicino di casa, scomparso dieci anni fa. “Questo oro è anche per lui”, ha detto De Gennaro con commozione. “Non c’è più, perché è morto dieci anni fa, e proprio mentre andava in canoa.”
Una gara emozionante e decisiva
La semifinale allo stadio nautico di Vaires-sur-Marne ha visto De Gennaro affrontare la sfida con la consapevolezza di dover superare i fantasmi di Tokyo, dove era stato eliminato al 14° posto. Nonostante la tensione, l’atleta ha saputo gestire la gara con abilità, superando un tocco di palina alla porta numero 2 e riprendendo in mano la situazione con sicurezza. Ha chiuso la semifinale in ottava posizione con un tempo di 93.47.
La finale è stata il momento culminante della sua performance. Veloce e preciso tra le rapide parigine, De Gennaro ha spinto forte nel primo settore, rallentando nella parte centrale del percorso per non correre rischi. Nell’ultimo tratto del percorso, ha danzato tra le paline con maestria, chiudendo con un tempo di 88.20.
Il bresciano ha conquistato la medaglia d’oro, davanti al francese Titouan Castryck (88.42) e allo spagnolo Pau Echaniz (88.87). Un successo che ha regalato a De Gennaro un’emozione indimenticabile. “Questi sono stati i dieci minuti più lunghi della mia vita”, ha raccontato. “Qui c’erano tutti grandi atleti, e ognuno di loro poteva lottare per l’oro. Io avrei voluto una medaglia, ora ho quella più ‘pesante’ e sono ancora incredulo, ed è qualcosa che ricorderò per sempre. Sono super felice di avere questo pezzo d’oro al collo.”
Un futuro ricco di ambizioni
De Gennaro non intende fermarsi qui. Il suo sogno olimpico continua. “Sì, continuo”, ha affermato con determinazione. “Perché è stato talmente bello che voglio riprovarci.”
Con la medaglia d’oro al collo e un futuro ricco di ambizioni, De Gennaro si prepara a nuove sfide, con la stessa passione e determinazione che lo hanno portato al successo. La sua storia è un esempio di come la perseveranza e la dedizione possano portare a risultati straordinari.
Un esempio di perseveranza e determinazione
La storia di Giovanni De Gennaro è un esempio di come la perseveranza e la determinazione possano portare a risultati straordinari. Nonostante la delusione di Tokyo, De Gennaro non si è arreso e ha continuato a lavorare con impegno, superando le difficoltà e raggiungendo il suo obiettivo. La sua vittoria è un messaggio di speranza per tutti coloro che inseguono i propri sogni, dimostrando che con la giusta mentalità e la giusta dose di impegno, ogni ostacolo può essere superato.