Un’interpretazione personale di un classico
Filippo Timi, artista poliedrico e noto per la sua intensa interpretazione e la sua capacità di reinventare i classici, presenta “Salomè l’Ammazza Re”, un nuovo lavoro teatrale che si ispira al celebre testo di Oscar Wilde, “Salomè”. L’opera, in prima assoluta il 1 agosto al Festival I Concerti del Parco a Roma, nella suggestiva cornice della Casa del Jazz, si presenta come una rilettura personale e dirompente del testo originale, che esplora temi universali come il desiderio, l’attesa, l’ossessione e l’esercizio del potere.
Un’azione scenica coinvolgente
“Salomè l’Ammazza Re” non è un semplice adattamento, ma un’opera che si nutre della fonte letteraria per creare una propria identità. Timi, oltre ad essere autore del testo e interprete, è anche regista e curatore delle videoproiezioni originali. Lo spettacolo è costruito su una continua interazione tra recitazione, suoni e immagini, in un’azione scenica che coinvolge l’attore e gli altri partner: Rodrigo D’Erasmo, noto violinista degli Afterhours e direttore d’orchestra, con il quale Timi ha sviluppato una proficua collaborazione artistica; Mario Conte, pianista, compositore e producer che alterna musica acustica ed elettronica; e il giovane ballerino umbro Mattia Chiarelli.
Un’opera autobiografica e innovativa
L’opera, pur ispirata al capolavoro di Wilde, si caratterizza per un forte contenuto autobiografico. Timi, con la sua interpretazione intensa e coinvolgente, porta in scena un’analisi personale dei temi affrontati, creando un’opera innovativa che si discosta dalla tradizione teatrale classica. La fusione di elementi diversi, come la recitazione, la musica e le videoproiezioni, crea un’esperienza sensoriale unica, che coinvolge lo spettatore in un viaggio emotivo intenso e profondo.
Un evento culturale di rilievo
“Salomè l’Ammazza Re” si presenta come un evento culturale di rilievo, che si inserisce nel ricco panorama del Festival I Concerti del Parco. L’edizione 2024 del festival, realizzata in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma per la Casa del Jazz, sotto la direzione artistica di Teresa Azzaro, offre un’ampia selezione di eventi musicali e teatrali di alto livello. La scelta di presentare “Salomè l’Ammazza Re” in questo contesto prestigioso conferma l’importanza e l’originalità dell’opera, che si preannuncia come un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro contemporaneo.
Un’interpretazione personale e dirompente
“Salomè l’Ammazza Re” si presenta come un’opera di grande fascino, che promette di essere un’esperienza teatrale coinvolgente e stimolante. La rilettura personale di Timi del testo di Wilde, unita all’azione scenica innovativa e alla presenza di musicisti e ballerini di talento, fa di questo spettacolo un evento da non perdere. L’opera si pone come un’occasione per riflettere su temi universali come il desiderio, l’ossessione e il potere, in una chiave contemporanea e originale.