Festa privata a Talmone con yacht e motori accesi
Nonostante le ordinanze balneari e i cartelli di segnalazione, l’estate cafona in Sardegna continua a mettere a rischio l’ambiente dell’isola. Dopo l’episodio di luglio nell’isola di Soffi, dove un grosso tender scaricò l’occorrente per una festa in una zona di riserva integrale, domenica scorsa è toccato alla spiaggia di Talmone a Palau.
Un gruppo di vacanzieri ha organizzato una vera e propria festa privata, con un via vai di gommoni a motore che, noncuranti degli altri bagnanti presenti sulla spiaggia libera, "dalle prime luci del giorno hanno scaricato cucine, sedie, tavoli e griglie, con gazebo, casse acustiche, il tutto sempre con i motori accesi".
È stato anche allestito un campo da beach volley per gli invitati selezionati, in quello che il Comitato "Amici di Talmone" definisce "un retreat privato per i ricchi vacanzieri dello yacht Rockit".
Il Comitato “Amici di Talmone” denuncia la mancanza di controlli
A filmare la scena e allertare la Guardia Costiera è stato proprio il Comitato "Amici di Talmone", che da tempo denuncia la mancanza di strutture per delimitare lo spazio di balneazione.
"Sono stati accesi fuochi in spiaggia, che solo l’intervento della Guardia Costiera ha fermato", denuncia ancora il Comitato.
La Capitaneria di Porto ha avviato le indagini per identificare i responsabili.
La mancanza di un cavo tarozzato aggrava la situazione
Il Comitato "Amici di Talmone" sottolinea che la mancanza di un cavo tarozzato per delimitare la zona di balneazione rende ancora più difficile la situazione per chi nuota entro 200 metri dalla riva.
Una richiesta di posa del cavo tarozzato a Talmone, presentata a marzo 2024, è stata rigettata dagli uffici competenti.
Il Comitato ha annunciato che ripresenterà la richiesta, continuando nel frattempo a monitorare e segnalare eventuali illeciti.
Danni all’ambiente e pericolo per i bagnanti
Il Comitato parla di "gravi danni all’ambiente marino" e di "pericolo per i bagnanti che si trovano a nuotare vicino ai motori dei gommoni".
Il fenomeno dei "cafoni da spiaggia" potrebbe essere fermato aumentando i controlli, come continua a chiedere il Comitato "Amici di Talmone".
La necessità di una maggiore tutela dell’ambiente e dei bagnanti
L’episodio di Talmone evidenzia la necessità di una maggiore tutela dell’ambiente e dei bagnanti in Sardegna. La mancanza di controlli e di delimitazione dello spazio di balneazione rende facile per alcuni gruppi di persone organizzare feste private senza alcun rispetto per le regole e per gli altri presenti. È fondamentale che le autorità competenti prendano provvedimenti per contrastare questo fenomeno e garantire la sicurezza e la fruibilità delle spiagge per tutti.