Sfida a Trump e promesse economiche
Nel suo comizio ad Atlanta, Kamala Harris ha lanciato una sfida diretta a Donald Trump, deridendolo per la sua marcia indietro sul duello televisivo di settembre, dopo essersi impegnato a farlo con Joe Biden. “Non vi sembra bizzarro?” ha chiesto la candidata dem, auspicando che Trump “riconsideri di incontrarmi sul palco del dibattito”. Con un tono di sfida aperta, ha detto: “Donald, se hai qualcosa da dire, dimmelo in faccia”.
Oltre a questo, Harris ha promesso di affrontare il problema delle speculazioni sui prezzi e di abbassare i costi per i cittadini. “Il primo giorno del mio insediamento mi occuperò delle speculazioni sui prezzi e di abbassare i costi. Vieteremo altre commissioni nascoste e spese di mora a sorpresa che le banche e altre aziende usano per aumentare i loro profitti”, ha promesso la candidata in pectore per la Casa Bianca.
Attacco su immigrazione e abusi sessuali
Harris ha attaccato Trump anche su immigrazione, un terreno dove lei appare più vulnerabile. La leader dem ha promesso di rilanciare “l’accordo sul confine che lui ha ucciso in Congresso”, perché “non gli interessa la sicurezza del nostro Paese ma sé stesso”.
Inoltre, Harris ha paragonato Trump nuovamente a truffatori e predatori sessuali, ribadendo le accuse di abusi sessuali che lo hanno perseguitato durante la campagna elettorale del 2016.
“Lock him up!” e il passato da procuratrice
Quando Kamala Harris ha contrapposto il suo passato da procuratrice ai processi contro il suo avversario Donald Trump, la folla ha gridato in coro “Lock him up!”, la stessa frase che i fan del tycoon gridano contro la sua ex rivale Hillary Clinton. Questo dimostra come Harris stia cercando di sfruttare la sua esperienza come procuratrice per attaccare Trump e presentarsi come una figura più affidabile e capace di combattere la corruzione.
Un’analisi del tono di Harris
Il tono di sfida e aggressività di Harris è un cambio di passo rispetto al suo stile più moderato del passato. Questo potrebbe essere un tentativo di attirare l’attenzione dei media e di mobilitare la base democratica, ma potrebbe anche alienare alcuni elettori indecisi. Sarà interessante vedere come questa strategia si evolverà nel corso della campagna elettorale.