Sarri apre a un ritorno in panchina, ma con le giuste condizioni
Maurizio Sarri, a margine della presentazione della XXII edizione del ‘Memorial Niccolò Galli’ a Firenze, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo futuro, aprendo alla possibilità di tornare ad allenare. Il tecnico ha però sottolineato che la decisione dipenderà da alcuni fattori chiave: “Potrei tornare ad allenare ma dipenderà se arriverà qualcosa che mi intriga e mi stimola e sia legato ad un programma di medio-lungo periodo. Qualche anno fa la Fiorentina mi ha cercato, ma mai nelle ultime sessioni di mercato”.
Il legame con la Fiorentina e la battuta sul Viola Park
Sarri ha poi scherzato sul suo possibile arrivo a Firenze: “L’unico modo per venire a lavorare a Firenze sarebbe andare al Viola Park, suonare e vedere se qualcuno apre. Come detto sono disponibile a tutti i progetti che mi intrigano e non ho preclusioni, non cerco la Champions, a questo punto della mia carriera non mi interessano discorsi mediatici”.
Smentita per il Bologna, ma conferme da club inglesi e spagnoli
Il tecnico ha smentito le voci di un possibile approdo al Bologna: “L’ho letto solo sui giornali, non ho avuto alcun contatto, gli unici club che mi hanno cercato in questi mesi sono soprattutto inglesi e spagnoli”.
Un’analisi critica della stagione della Juventus
Sarri ha commentato anche la stagione della Juventus, sua ex squadra: “Non penso che per una società come la Juventus, che ha come motto ‘l’unica cosa che conta è vincere’, aver conquistato la Coppa Italia basti a salvarle la stagione”.
Il rammarico per il Napoli e il legame con entrambe le squadre
Sul Napoli, altra sua ex squadra, Sarri ha espresso “molto” rammarico per la sua posizione in classifica, che rischia di escluderla dalle competizioni europee: “Le due squadre che ho nel cuore sono il Napoli e la Fiorentina. Quando ero bambino gli zii mi portavano in Curva Fiesole. In azzurro ho vissuto tre anni incredibili e sono stato felice per il titolo della scorsa stagione, anche se ho provato un pizzico di rammarico perché non è arrivato durante il mio ciclo”.
Il futuro di Sarri: un’attesa strategica
Le parole di Sarri lasciano intendere che il tecnico non ha fretta di tornare in panchina e che sta aspettando un’opportunità che lo entusiasmi veramente. La sua esperienza e il suo curriculum gli permettono di essere selettivo e di puntare a progetti ambiziosi che gli permettano di esprimere al meglio il suo talento. La sua dichiarazione di non essere interessato ai discorsi mediatici dimostra che la sua priorità è la ricerca di un progetto che gli permetta di concentrarsi sul campo e di ottenere risultati concreti.