Un terremoto atteso legato al bradisismo
Il terremoto di magnitudo 4.0 che ha colpito i Campi Flegrei il 26 luglio 2024, pur avvertito in modo lieve, è stato un evento atteso e legato al processo di bradisismo in atto. Lo ha dichiarato all’ANSA Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
“La magnitudo è un po’ più bassa di quella del 20 maggio”, ha aggiunto Doglioni, riferendosi al terremoto di magnitudo 4.4 della primavera scorsa, “e spiega il basso risentimento dell’evento”.
La natura del fenomeno
Si tratta di “un tipo di sismicità di origine vulcano-tettonica”, ha spiegato Doglioni, ovvero i terremoti che avvengono ai Campi Flegrei sono legati alla dinamica del vulcano. Il graduale sollevamento del suolo fa sì che la zona al di sopra della caldera venga inarcata, generando una calotta, ed è questo movimento a produrre la sismicità. Un fenomeno, quindi, molto diverso rispetto a quello che genera i terremoti in altre zone italiane, come gli Appennini.
Possibili scenari futuri
La situazione di sollevamento del suolo in atto ai Campi Flegrei, ha detto ancora il presidente dell’INGV, “potrebbe generare eventi di magnitudo maggiore a quella del terremoto del 26 luglio, per esempio intorno a 5, ma non esiste una situazione tale da generare terremoti di magnitudo 6”.
L’importanza delle verifiche sulla stabilità degli edifici
Doglioni ha sottolineato l’importanza di effettuare verifiche sulla stabilità degli edifici, in particolare di quelli che si trovano più vicini alla zona di massimo sollevamento.
Un’occasione per approfondire la conoscenza del territorio
Questo evento rappresenta un’occasione per approfondire la conoscenza del territorio dei Campi Flegrei e del fenomeno del bradisismo. È importante che la popolazione sia informata e preparata a fronteggiare eventuali eventi futuri. La collaborazione tra istituzioni scientifiche e autorità locali è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini.