L’Accusa di Hamas e la Risposta di Israele
Hamas ha accusato il premier israeliano Benyamin Netanyahu di ritardare l’intesa per la liberazione dei prigionieri, sostenendo che Israele avrebbe modificato le proprie condizioni. L’ufficio del premier ha risposto con fermezza, smentendo le accuse e affermando che Israele non ha modificato né aggiunto alcuna condizione allo schema originale. Al contrario, secondo l’ufficio del premier, è Hamas ad aver richiesto 29 modifiche allo schema originale e non ha ancora risposto alla proposta iniziale.
I Principi di Israele
Israele ha ribadito i suoi principi fondamentali per l’accordo, che includono la massimizzazione del numero di rapiti vivi, il controllo dell’asse Filadelfia e l’impedimento del passaggio di terroristi e dell’Idf nel nord di Gaza. Questi principi, secondo Israele, sono in linea con lo schema originale e non sono stati modificati.
Un Blocco Incerto
La situazione attuale evidenzia le difficoltà nel raggiungere un accordo tra Israele e Hamas. Le accuse e le smentite reciproche, unite alle richieste di modifiche da parte di Hamas, suggeriscono che le due parti sono ancora lontane da una soluzione condivisa. La questione della liberazione dei prigionieri, con il suo carico emotivo e politico, rimane un ostacolo significativo per la pace nella regione.