Un tesoro di ricordi in asta
A quasi 27 anni dalla sua tragica scomparsa, la memoria di Lady Diana Spencer continua a suscitare un’intensa curiosità, se non un’ossessione, da parte dei suoi ammiratori. E, non a caso, questo interesse non è privo di un’ombra di speculazione economica. L’ultima conferma arriva dall’annuncio di un’asta che metterà in vendita decine di lettere e bigliettini di corrispondenza privata, descritti come “intimi”, tra la principessa e la sua ex governante, Violet Collison.
La casa d’aste Stansted Mountfitchet ha annunciato che le missive, scritte a mano, saranno battute il 30 luglio. Si prevede che le quotazioni finali possano superare di molto la base d’asta, fissata tra 800 e 1200 sterline per gli scritti più pregiati.
Un’infanzia segnata e un affetto profondo
Le lettere offrono uno scorcio sulla vita quotidiana di Diana, dalla sua infanzia a Park House, la residenza di Sandringham, dove visse in una famiglia segnata dalle divisioni e dal distacco dei suoi genitori. Le missive rivelano il profondo affetto che la principessa nutriva per Violet Collison, chiamata affettuosamente “Collie”, che fu per lei un punto di riferimento durante gli anni della sua giovinezza.
Tra le lettere in asta, spicca una missiva su carta intestata di Buckingham Palace, inviata a “Collie” tre settimane prima del matrimonio con il principe Carlo. In essa, Diana scrive con scherzosa inconsapevolezza: “Qua tutti lavorano freneticamente per le decorazioni dell’ultimo minuto e alla futura sposa non resta che rimanere calma!”
Momenti di vita familiare e accenni di dolore
Le lettere non si limitano a raccontare momenti di vita quotidiana. In alcune missive, Diana si confida con la sua governante, rivelando accenni alle sue pene. Ma la maggior parte delle lettere è dedicata a momenti di gioia familiare. Un esempio è una lettera datata settembre 1984, in cui Diana ringrazia “Collie” per un regalo ricevuto per la nascita di Harry e descrive il piccolo William, di due anni, “in adorazione del fratellino”, con “abbracci e bacini senza requie”.
Le lettere di Diana, scritte con un’autenticità commovente, offrono un’occasione unica per entrare in contatto con la sua personalità e con i momenti più intimi della sua vita. Sono un tesoro di ricordi che, sebbene non contengano rivelazioni clamorose, ci permettono di conoscere meglio la “principessa del popolo”, al di là dell’immagine pubblica.
L’eredità di Lady Diana
L’asta di queste lettere private solleva un interrogativo: fino a che punto è giusto e lecito commercializzare la memoria di una persona scomparsa? È comprensibile il fascino che esercita la vita di Lady Diana, ma è importante riflettere sul rispetto della sua privacy e sulla delicatezza del suo ricordo. Nonostante l’interesse del pubblico, è fondamentale non dimenticare che queste lettere sono testimonianze di una vita privata e di un’intimità che merita di essere preservata.