Preoccupazione per le elezioni in Venezuela
Nove Paesi sudamericani hanno espresso “profonda preoccupazione” per lo svolgimento delle elezioni presidenziali in Venezuela. In un comunicato congiunto, le cancellerie di Argentina, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Panama, Paraguai, Perù, Repubblica Dominicana e Uruguay hanno chiesto un riconteggio dei voti alla presenza di osservatori elettorali indipendenti.
Le cancellerie hanno inoltre sollecitato una riunione urgente del Consiglio permanente dell’Organizzazione degli Stati americani (OAS) per emettere una risoluzione che “salvaguarda la volontà popolare”.
La critica è rivolta ai risultati delle presidenziali che hanno decretato la vittoria del capo dello stato uscente Nicolas Maduro. L’opposizione ha denunciato brogli durante lo svolgimento del voto.
Richiesta di riconteggio e intervento dell’OAS
La richiesta di riconteggio dei voti, alla presenza di osservatori internazionali indipendenti, è stata presentata dai nove Paesi sudamericani in un comunicato congiunto. La richiesta si basa sulle preoccupazioni espresse dalle cancellerie riguardo alla trasparenza e alla correttezza del processo elettorale.
Oltre al riconteggio, i Paesi hanno chiesto una riunione urgente del Consiglio permanente dell’OAS per discutere della situazione in Venezuela e per adottare una risoluzione che garantisca la salvaguardia della volontà popolare. Questa richiesta suggerisce un’intenzione di coinvolgere la comunità internazionale per monitorare la situazione e per garantire la validità dei risultati elettorali.
Un segnale di preoccupazione per la democrazia in Venezuela
La posizione unitaria di nove Paesi sudamericani rappresenta un segnale forte di preoccupazione per la democrazia in Venezuela. La richiesta di riconteggio e l’appello all’OAS dimostrano la volontà di questi Paesi di garantire la trasparenza e la correttezza del processo elettorale, e di tutelare la volontà popolare. È importante che la comunità internazionale si impegni a monitorare la situazione in Venezuela e a garantire che i risultati delle elezioni siano validi e rappresentativi della volontà del popolo.