Netanyahu promette una risposta “dura” dopo l’attacco missilistico
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha promesso una risposta “dura” dopo un attacco missilistico dal Libano che ha ucciso 12 bambini e adolescenti a Majdal Shams. In una visita alla città, Netanyahu ha dichiarato: “Lo Stato di Israele non vuole e non può passare sotto silenzio quello che è accaduto. La nostra risposta arriverà e sarà dura.”
Accuse a Hezbollah e Iran
Netanyahu ha accusato direttamente Hezbollah, con il supporto dell’Iran, di aver lanciato il missile che ha causato la tragedia. “Hezbollah, con il sostegno iraniano, ha lanciato qui un missile iraniano che ha causato la morte di 12 anime innocenti”, ha affermato il premier.
Solidarietà alla comunità drusa
Netanyahu ha rivolto un messaggio di solidarietà alla comunità drusa, assicurando il sostegno dello Stato di Israele. “Alla comunità drusa – ha aggiunto ancora il premier – dico: non perdete la speranza di fronte alle aggressioni dell’asse del male dell’Iran e degli Hezbollah. Lo stato di Israele continuerà ad essere al vostro fianco, qui, in tutta la regione, oggi domani e sempre.”
Le implicazioni dell’attacco e la risposta israeliana
L’attacco missilistico che ha causato la morte di 12 bambini rappresenta un grave incidente che rischia di innescare una nuova escalation di violenza nella regione. La risposta promessa da Netanyahu, seppur comprensibile alla luce della tragedia, solleva preoccupazioni per una possibile spirale di violenza che potrebbe avere conseguenze disastrose per la popolazione civile. La comunità internazionale dovrà vigilare e promuovere il dialogo per evitare un’escalation del conflitto.