Meta AI parla italiano, ma non in Europa
Meta ha annunciato che il suo chatbot, Meta AI, ora comprende e parla anche in italiano. La novità è stata comunicata con un post sul blog ufficiale dell’azienda. Tuttavia, nonostante l’introduzione della lingua italiana, l’assistente non è ancora utilizzabile in Italia e nel resto dell’Unione Europea.
Meta ha deciso di non lanciare i suoi modelli di intelligenza artificiale in Europa per il momento, a seguito di una richiesta dell’autorità irlandese di regolamentazione della privacy. L’autorità ha chiesto di ritardare il piano di Meta di utilizzare i dati degli utenti di Facebook e Instagram per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.
“Stiamo ampliando l’accesso a Meta AI, l’assistente nelle nostre app e dispositivi, e introducendo nuove funzionalità per aiutarti con risposte, idee e ispirazione. Meta AI è ora disponibile in 22 Paesi, con le ultime novità di oggi in Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù e Camerun. Puoi anche interagire con Meta AI su WhatsApp, Instagram, Messenger e Facebook in nuove lingue: francese, tedesco, hindi, hindi-romanizzato, italiano, portoghese e spagnolo, con altre in arrivo” scrive la compagnia.
Nuove funzioni per Meta AI
Oltre all’espansione delle lingue supportate, Meta ha anche annunciato alcune nuove funzioni per il suo chatbot. Tra queste, la possibilità di chattare con Meta AI per farle creare un’immagine e poi sostituire solo alcuni elementi di quanto proposto.
“Potresti generare un gatto che fa snorkeling e poi trasformarlo in un cane di razza corgi” spiega Meta.
Ad oggi, l’IA è presente su Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp. Al di fuori di queste, in alcuni Paesi l’assistente è anche sugli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta e inizierà a essere distribuito ad agosto sui visori di realtà virtuale Meta Quest negli Stati Uniti e in Canada.
L’impatto dell’IA sulla privacy
L’annuncio di Meta solleva nuovamente il dibattito sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla privacy. L’autorità irlandese di regolamentazione della privacy ha espresso preoccupazioni in merito all’utilizzo dei dati degli utenti di Facebook e Instagram per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. È importante che le aziende tecnologiche operino in modo trasparente e responsabile, garantendo la protezione dei dati degli utenti. La questione della privacy è cruciale e richiede un’attenta riflessione da parte di tutti gli attori coinvolti.