Denuncia di falsi exit poll
L’opposizione al governo di Nicolas Maduro in Venezuela ha denunciato la diffusione di falsi exit poll che mostrano un significativo vantaggio del presidente in carica alle elezioni presidenziali in corso di svolgimento. Secondo l’opposizione, il presunto sondaggio, che attribuisce a Maduro il 55% dei voti contro il 35% del suo rivale più diretto, Edmundo Gonzalez, rappresentante della Piattaforma unitaria democratica (Pud), è stato diffuso per manipolare l’opinione pubblica e influenzare l’esito delle elezioni.
Diffusione del sondaggio
Il presunto sondaggio è stato replicato da alcuni media vicini al governo e sui social degli ex presidenti della Bolivia, Evo Morales, e dell’Ecuador, Rafael Correa, due alleati storici del chavismo e di Maduro. Questa diffusione da parte di figure di spicco del chavismo rafforza l’idea che il sondaggio sia stato diffuso in modo intenzionale per favorire la campagna elettorale di Maduro.
Dubbi sulla società che ha condotto il sondaggio
L’opposizione ha sollevato dubbi sulla veridicità del sondaggio, affermando che la società che lo ha condotto è fittizia. I profili social della società, secondo l’opposizione, sono stati creati solo da alcune settimane, il che solleva seri dubbi sulla sua credibilità e sulla validità del sondaggio.
Implicazioni per le elezioni
La denuncia di falsi exit poll solleva preoccupazioni sulla trasparenza e la legittimità delle elezioni in Venezuela. Se il sondaggio è effettivamente falso, si tratta di un tentativo di manipolazione dell’opinione pubblica che mina la fiducia nel processo elettorale. L’opposizione ha il diritto di esprimere le proprie preoccupazioni e di chiedere un’indagine indipendente per accertare la veridicità del sondaggio.