Un’ordinanza ignorata: il rischio crollo della Vela Celeste era già noto nel 2015
Un nuovo tassello si aggiunge al drammatico crollo della Vela Celeste a Scampia, avvenuto lunedì sera e costato la vita a tre persone. Un documento del 2015, pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Napoli, rivela che l’allora sindaco Luigi de Magistris aveva firmato un’ordinanza di sgombero coatto dell’edificio, mai eseguita.
L’ordinanza, emessa nell’ottobre del 2015, era motivata da una relazione di un dirigente comunale che descriveva un quadro di pericolo per l’incolumità di 159 famiglie, per un totale di 600 persone residenti nella Vela Celeste. Il provvedimento, quindi, mirava a tutelare la sicurezza degli abitanti in un contesto che si presentava già a rischio crollo.
Nonostante l’evidenza di una situazione precaria e la necessità di intervenire con urgenza, l’ordinanza di sgombero non fu mai attuata. Questo fatto solleva interrogativi sulla mancata attuazione di misure preventive e sulla responsabilità di chi, a suo tempo, ha ignorato il rischio imminente.
Un passato di segnali ignorati: la Vela Celeste e la mancata manutenzione
La scoperta di questa ordinanza del 2015 si aggiunge a un precedente documento del 2016 che denunciava la mancata manutenzione dei ballatoi della Vela Celeste e il conseguente rischio di crollo. Questi due documenti, entrambi ignorati dalle autorità competenti, evidenziano un passato di segnali di pericolo che sono stati trascurati.
La mancata manutenzione di un edificio pubblico come la Vela Celeste, che ospitava centinaia di persone, è un’evidente negligenza che ha contribuito al tragico evento di lunedì sera. Il crollo, quindi, non è un evento improvviso e inaspettato, ma l’epilogo di una serie di omissioni e di una mancata attenzione alla sicurezza dei cittadini.
La tragedia di Scampia: un monito per il futuro
La tragedia della Vela Celeste a Scampia è un monito per il futuro. È necessario che le istituzioni siano più attente alla sicurezza dei cittadini e che non ignorino i segnali di pericolo. La mancata manutenzione di edifici pubblici, la mancanza di controlli e la scarsa attenzione alle condizioni di rischio sono fattori che possono avere conseguenze drammatiche.
La tragedia di Scampia deve essere un’occasione per riflettere sulla necessità di investire in sicurezza e manutenzione, per prevenire situazioni simili in futuro. È fondamentale che le autorità competenti prendano provvedimenti efficaci per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, soprattutto in contesti urbani fragili e a rischio.
Considerazioni
Il crollo della Vela Celeste a Scampia non è un evento isolato, ma il frutto di una serie di omissioni e di una mancata attenzione alla sicurezza dei cittadini. La scoperta di un’ordinanza di sgombero del 2015, mai eseguita, conferma che il rischio crollo era già noto alle autorità. Questo solleva interrogativi sulla responsabilità di chi non ha agito per prevenire la tragedia. È necessario che le istituzioni siano più attente alla sicurezza dei cittadini e che non ignorino i segnali di pericolo. La tragedia di Scampia deve essere un’occasione per riflettere sulla necessità di investire in sicurezza e manutenzione, per prevenire situazioni simili in futuro.