Un villaggio abusivo in un sito protetto
I carabinieri hanno sequestrato un villaggio turistico abusivo a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, sgomberando 150 persone che lo occupavano. Il villaggio, denominato “La perla jonica”, era stato realizzato in un sito protetto di importanza comunitaria, sottoposto a vincoli di natura paesaggistico-ambientale, archeologica e sismica.
Secondo le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Walter Ignazitto, l’area avrebbe dovuto essere adibita esclusivamente a campeggio, con la possibilità di ospitare solo roulotte e strutture prefabbricate di facile smontaggio. Invece, sono state realizzate abusivamente 105 casette prefabbricate.
L’operazione di sequestro
Il sequestro preventivo è stato eseguito dai militari del Nucleo forestale e da quelli della stazione di Bova Marina e del Nucleo mobile della Compagnia di Melito Porto Salvo della Guardia di finanza. L’operazione è stata condotta in esecuzione di un decreto di sequestro emesso dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica.
L’indagine che ha portato al sequestro è nata da alcuni controlli straordinari sul demanio marittimo eseguiti dal Comando provinciale di Reggio Calabria dei carabinieri.
Le violazioni e le conseguenze
La realizzazione del villaggio turistico in un’area vincolata ha comportato diverse violazioni, tra cui la costruzione di strutture fisse non autorizzate e la mancata osservanza delle norme paesaggistiche e ambientali. L’abusivismo edilizio in aree protette rappresenta una grave minaccia per l’ambiente e il patrimonio storico-culturale del territorio.
Il sequestro del villaggio “La perla jonica” rappresenta un importante segnale di contrasto all’abusivismo edilizio e alla tutela del territorio. Le persone sgomberate sono state costrette a lasciare le loro abitazioni, ma l’operazione è stata necessaria per tutelare l’ambiente e il patrimonio storico-culturale della zona.
L’importanza della tutela ambientale
La notizia del sequestro del villaggio turistico abusivo a Bova Marina evidenzia l’importanza della tutela ambientale e del rispetto delle norme urbanistiche. La costruzione di strutture abusive in aree protette rappresenta una grave minaccia per l’ambiente e il patrimonio storico-culturale del territorio. È fondamentale che le autorità competenti continuino a vigilare e a contrastare l’abusivismo edilizio per preservare la bellezza e la ricchezza del nostro Paese.