Sabotaggi e ritardi sui treni TGV
I sabotaggi perpetrati ieri hanno avuto un impatto significativo sulla rete ferroviaria francese. La compagnia ferroviaria nazionale, Sncf, ha comunicato che 7 treni ad alta velocità (TGV) su 10 sono in ritardo di una o due ore. I disagi sono concentrati sull’asse ferroviario nord, in Bretagna e nel Sud-est, mentre si prevede un miglioramento della situazione sull’asse atlantico.
La linea TGV dell’est della Francia (LGV), invece, ha ripreso la circolazione regolare dalle 6.30 di oggi.
Il personale della Sncf ha lavorato instancabilmente per tutta la notte, in condizioni difficili sotto la pioggia, per ripristinare la normale operatività dei treni TGV sulle tratte colpite dai sabotaggi.
L’impegno della Sncf
La Sncf ha rilasciato una nota in cui si evidenzia l’impegno degli addetti che “hanno lavorato per tutta la notte in condizioni difficili sotto alla pioggia per permettere un miglioramento della situazione dei Tgv sulle assi colpite dai sabotaggi”.
Nonostante gli sforzi, la compagnia ferroviaria prevede ancora disagi su alcune tratte, ma si auspica un miglioramento della situazione nel corso della giornata.
Il costo dei sabotaggi
I sabotaggi, oltre a causare disagi ai viaggiatori, hanno un costo economico significativo per la compagnia ferroviaria e per l’intera economia del Paese. La Sncf dovrà affrontare le spese di riparazione dei danni, la perdita di ricavi dovuta ai ritardi e le possibili compensazioni ai passeggeri.
Inoltre, i disagi causati dai sabotaggi possono avere un impatto negativo sull’economia, in quanto possono rallentare le attività produttive e commerciali.
È importante che le autorità competenti identifichino i responsabili dei sabotaggi e li portino davanti alla giustizia. La sicurezza e la funzionalità della rete ferroviaria sono essenziali per il buon funzionamento del Paese.