Minacce di morte e accuse di golpe
La tensione tra il presidente Luis Arce e l’ex presidente Evo Morales, entrambi leader del Movimento per il Socialismo (Mas), non accenna a diminuire. Un deputato del Mas fedele ad Arce, Rolando Cuellar, ha minacciato Morales di morte se si fosse presentato ad una mobilitazione straordinaria del partito convocata per domani a El Alto dalla fazione vicina all’ex presidente. “Se non vuole uscire in una bara deve sospendere la mobilitazione di El Alto”, ha dichiarato Cuellar, invitando i seguaci di Morales a tornare nella loro regione di provenienza. Morales ha risposto alle minacce sui social, accusando il deputato di “disperazione” e di “irrazionalità” e affermando che “non ci faremo intimidire”.
Le tensioni si inseriscono in un contesto di rivalità tra Arce e Morales in vista delle prossime presidenziali del 2025. Morales accusa l’attuale governo di aver intrapreso una deriva conservatrice e di aver portato il Paese all’attuale crisi energetica e finanziaria. L’ex presidente ha inoltre accusato Arce di aver orchestrato un fallito tentativo di golpe militare il 26 giugno per aumentare la sua popolarità. “Il fallito tentativo di golpe militare del 26 giugno è stato in realtà una messa in scena organizzata dallo stesso Arce”, ha dichiarato Morales.
La sfida per il futuro della Bolivia
Il conflitto interno al Mas mette in discussione il futuro della Bolivia. L’opposizione tra Arce e Morales rischia di indebolire la coalizione di governo e di alimentare l’instabilità politica nel Paese. La crisi energetica e finanziaria, aggravata dalle accuse di deriva conservatrice rivolte al governo di Arce, potrebbe ulteriormente acuire le tensioni. L’esito delle prossime presidenziali del 2025 dipenderà dalla capacità di Arce e Morales di ricomporre le loro divergenze e di trovare una soluzione comune per affrontare le sfide che il Paese sta attraversando.
Un futuro incerto
Il conflitto tra Arce e Morales rappresenta una minaccia per la stabilità politica della Bolivia. La divisione interna al Mas potrebbe portare a una polarizzazione del panorama politico e a un aumento delle tensioni sociali. È fondamentale che i leader del partito trovino un terreno comune per affrontare le sfide che il Paese sta attraversando, tra cui la crisi economica e la necessità di garantire la sicurezza e la stabilità.