La storia di Cenere: da un grave infortunio alla speranza di tornare in mare
Cenere, una giovane tartaruga marina della specie Caretta caretta, è stata recuperata al largo di Cervia quattro anni fa in condizioni critiche. Un profondo taglio sul carapace le aveva compromesso un polmone e l’uso parziale delle pinne posteriori. Grazie alla collaborazione tra l’Acquario di Cattolica e il Centro di recupero tartarughe marine Cestha di Marina di Ravenna, Cenere ha intrapreso un lungo percorso di guarigione.
La tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale nella sua riabilitazione. Sono stati realizzati ben sei gusci artificiali con la stampa 3D, adattandosi alla crescita della tartaruga e alla progressiva guarigione della ferita. Questi gusci, fissati con colla epossidica, hanno rappresentato una soluzione innovativa, consentendo a Cenere di riprendere gradualmente la sua forma e la sua funzionalità.
Un ambiente ideale per la riabilitazione motoria
Adesso Cenere si trova all’Acquario di Cattolica, in una grande vasca da 80.000 litri di acqua marina, un ambiente naturale ricostruito ideale per la sua riabilitazione motoria. La profondità e le dimensioni della vasca aiuteranno Cenere a migliorare la sua mobilità, in particolare l’uso delle sole pinne anteriori.
La tartaruga si è dimostrata grintosa e tenace, superando 11 interventi chirurgici. Il suo recupero è un esempio di come la collaborazione tra centri di recupero e acquari possa portare a risultati straordinari.
Un’iniziativa didattica e divulgativa
Questo progetto non è solo un’opportunità per Cenere, ma anche un’importante iniziativa didattica e divulgativa. L’Acquario di Cattolica integrerà la permanenza di Cenere nella campagna comunicativa “Salva una specie in pericolo”, per sensibilizzare il pubblico sulla conservazione delle specie a rischio.
Cenere diventerà un’attrazione emozionante per i visitatori dell’acquario, che potranno assistere al suo recupero e alla sua ripresa di fiducia con l’ambiente. L’obiettivo è restituirla al mare, forte e autonoma.
Un esempio di collaborazione e innovazione
La storia di Cenere è un esempio di come la collaborazione tra centri di recupero, acquari e aziende tecnologiche possa portare a risultati straordinari nella salvaguardia delle specie a rischio. La stampa 3D si è rivelata uno strumento prezioso per la riabilitazione di Cenere, dimostrando come l’innovazione possa essere applicata per la conservazione della biodiversità.