La desertificazione bancaria continua
La tendenza al calo degli sportelli bancari in Italia prosegue inesorabile. Secondo l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl, che si basa sui dati di Banca d’Italia e Istat al 30 giugno 2024, nei primi sei mesi dell’anno le banche italiane hanno chiuso altri 163 sportelli. Il dato statistico, che registra 62 chiusure, è in realtà falsato dalle 101 aperture realizzate da Banca Private Cesare Ponti. Si tratta però di strutture dedicate al Private Banking, ricavate all’interno di filiali già esistenti del gruppo Bper.
Il Private Banking fa eccezione
L’Osservatorio di First Cisl sottolinea come l’apertura di nuove strutture dedicate al Private Banking all’interno di filiali esistenti stia diventando una tendenza consolidata nel sistema bancario italiano. Questo fenomeno suggerisce una strategia di adattamento alle mutate esigenze del mercato, con un focus crescente sulla clientela di fascia alta.
Le cause della desertificazione bancaria
Il calo degli sportelli bancari è un fenomeno complesso con diverse cause, tra cui la digitalizzazione, la crescente diffusione dei servizi bancari online e la riduzione dei costi operativi. La pandemia ha ulteriormente accelerato questo processo, incentivando l’utilizzo di canali digitali per le operazioni bancarie.La desertificazione bancaria ha un impatto significativo sui territori, soprattutto nelle aree rurali e periferiche, dove l’accesso ai servizi finanziari diventa sempre più difficile. La mancanza di sportelli bancari può limitare l’accesso al credito per le imprese e le famiglie, ostacolando lo sviluppo economico locale.
Le implicazioni per il futuro
La desertificazione bancaria è un tema che merita un’attenta riflessione. La crescente digitalizzazione del settore bancario offre indubbiamente vantaggi in termini di accessibilità e convenienza, ma è importante garantire che i servizi finanziari siano accessibili a tutti, indipendentemente dalla loro posizione geografica o dalle loro capacità digitali. Le istituzioni e le banche devono lavorare insieme per trovare soluzioni che conciliano l’innovazione tecnologica con la necessità di garantire un accesso equo e inclusivo ai servizi finanziari per tutti i cittadini.