La Controversa Legge Israeliana
Il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato in via preliminare un disegno di legge che mira a dichiarare l’UNRWA un’organizzazione terroristica e a recidere ogni legame con l’agenzia umanitaria. La legge, dopo aver superato la prima lettura, dovrà essere esaminata da una commissione parlamentare per un’ulteriore deliberazione. L’UNRWA, che impiega oltre 30.000 persone per assistere circa 5,9 milioni di rifugiati palestinesi nella regione, è stata accusata da Israele di impiegare “più di 400 terroristi” nella Striscia di Gaza.
La Reazione degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno espresso una forte condanna nei confronti del progetto di legge israeliano. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha dichiarato che l’UNRWA non è un’organizzazione terroristica e ha invitato il governo israeliano e la Knesset a fermare l’approvazione della legge. Miller ha aggiunto che “gli attacchi che il governo israeliano ha lanciato contro l’UNRWA sono incredibilmente inutili. Non fanno nulla per promuovere la causa dell’assistenza umanitaria ai civili di Gaza.”
Il Contesto della Controversia
Gli Stati Uniti hanno sospeso i loro contributi finanziari all’UNRWA dopo che sono state avanzate accuse israeliane non provate secondo cui parte del personale dell’UNRWA era coinvolto negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Da allora, i legislatori statunitensi hanno proibito a Washington di erogare fondi all’agenzia. Diversi altri Paesi che avevano ritirato i finanziamenti all’UNRWA da allora hanno ripristinato i loro contributi, tra cui Gran Bretagna, Francia e Unione Europea.
Un’Inutile Escalation?
La decisione di Israele di dichiarare l’UNRWA un’organizzazione terroristica sembra essere un’escalation inutile in un contesto già complesso e delicato. L’UNRWA svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza umanitaria ai rifugiati palestinesi e la sua demonizzazione potrebbe avere conseguenze negative per la stabilità della regione. È importante ricordare che l’assistenza umanitaria non dovrebbe essere politicizzata e che la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto israeliano-palestinese deve essere prioritaria.