Un passo decisivo per combattere la fame
Il documento fondante dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà è stato approvato per acclamazione alla riunione del G20 di Rio de Janeiro, su invito del ministro dello sviluppo Wellington Dias. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha definito la partecipazione alla riunione ministeriale della Task force dell’Alleanza come “uno dei momenti più importanti dei 18 mesi del mio terzo mandato”.
Lula ha sottolineato che questo è un “passo decisivo per mettere questo problema una volta per tutte al centro dell’agenda internazionale”.
Un allarme preoccupante: il mondo torna indietro di 15 anni
L’ultimo rapporto sulla Sicurezza alimentare nel mondo, pubblicato da cinque agenzie specializzate dell’Onu, ha rivelato un quadro preoccupante. Nel 2023, 733 milioni di persone hanno sofferto la fame, pari a una persona su 11 nel mondo e una su 5 in Africa.
Il rapporto, presentato alla riunione ministeriale sulla Task force per un’Alleanza Globale contro la fame del G20, avverte che il mondo rischia di mancare il secondo obiettivo dello Sviluppo sostenibile (Sdg), relativo alla ‘Fame zero’ entro il 2030.
Secondo lo studio, il mondo è tornato indietro di 15 anni, con livelli di malnutrizione paragonabili a quelli del 2008-2009.
Un impegno cruciale per il futuro
L’approvazione dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà rappresenta un segnale importante, ma è fondamentale che questo impegno si traduca in azioni concrete e in un’effettiva collaborazione internazionale. La sfida della fame e della povertà è complessa e richiede un approccio multiforme, che coinvolga governi, organizzazioni internazionali, società civile e settore privato. Il rischio di mancare l’obiettivo ‘Fame Zero’ è reale e richiede un’azione urgente e coordinata da parte di tutti gli attori coinvolti.