Un’Alleanza Globale per Combattere la Fame e la Povertà
Il documento fondante dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà è stato approvato per acclamazione alla riunione del G20 di Rio, su invito del ministro dello sviluppo Wellington Dias. Lo ha annunciato il presidente brasiliano Luiz Ignacio Lula da Silva, sottolineando che l’Alleanza “sarà gestita da un segretariato con sede presso la Fao a Roma e a Brasilia. La sua struttura sarà piccola, efficiente e provvisoria, composta da personale specializzato. Metà dei suoi costi saranno coperti dal Brasile”.
“La partecipazione alla riunione ministeriale della Task force dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà è uno dei momenti più importanti dei 18 mesi del mio terzo mandato. In questo spazio simbolico, stiamo compiendo un passo decisivo per mettere questo problema una volta per tutte al centro dell’agenda internazionale”, ha affermato Lula per il quale “nel 2008 il G20 è stato determinante per evitare il crollo dell’economia mondiale, ora i leader mondiali hanno l’opportunità di rispondere a quest’altra sfida sistemica. Abbiamo bisogno di soluzioni durature e dobbiamo pensare e agire insieme”.
L’Urgenza di Affrontare la Fame e la Povertà
“Oggi il mondo produce cibo più che a sufficienza per sradicare la fame, quello che manca è creare le condizioni per l’accesso al cibo, mentre la spesa per gli armamenti è aumentata del 7% nell’ultimo anno, raggiungendo i 2,4 trilioni di dollari. Invertire questa logica è un imperativo morale di giustizia sociale ed è essenziale per lo sviluppo sostenibile che cerchiamo”, ha aggiunto Lula rimarcando che “il protezionismo discrimina i prodotti dei Paesi in via di sviluppo, ma la fame non è solo il risultato di fattori esterni, è soprattutto il risultato di scelte politiche”.
“Nel corso dei secoli, la fame e la povertà sono state circondate da pregiudizi e interessi. I poveri sono stati ignorati dai governanti e dai ricchi e tenuti ai margini della società e del mercato. Nel XXI secolo, nulla è così assurdo e inaccettabile come la persistenza della fame e della povertà, quando abbiamo a disposizione tanta abbondanza, tante risorse scientifiche e tecnologiche e la rivoluzione dell’intelligenza artificiale”, ha affermato Lula nel suo discorso d’apertura.
“Nessun argomento è più attuale e impegnativo per l’umanità. Non possiamo naturalizzare queste disparità. La fame è la più degradante delle privazioni umane, è un attacco alla vita, un attacco alla libertà. La fame è l’espressione biologica dei mali sociali: ha il volto di una donna e la voce di un bambino”, ha osservato il presidente del G20.
“La fame e la povertà inibiscono il pieno esercizio della cittadinanza e indeboliscono la democrazia stessa – ha aggiunto -. Eliminarle equivale a una vera emancipazione politica per milioni di persone. Finché ci saranno famiglie senza cibo in tavola, bambini per strada e giovani senza speranza, non ci sarà pace. Un mondo giusto è un mondo in cui le persone hanno libero accesso all’istruzione, alla salute, alla casa e a un lavoro dignitoso. Queste sono condizioni essenziali per costruire società prospere, libere, democratiche e sovrane. Spero di rivedervi a novembre a Rio de Janeiro per il vertice del G20, che sarà l’occasione per lanciare ufficialmente l’alleanza globale e dare il benvenuto ai suoi membri fondatori”.
La Necessità di una Governance Equa e Efficace
“I super-ricchi pagano in proporzione molte meno tasse della classe operaia. Per correggere questa anomalia, il Brasile ha insistito sulla cooperazione internazionale per sviluppare standard fiscali minimi globali, rafforzando le iniziative esistenti e includendo i miliardari”. Lo ha detto il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, intervenendo in apertura della Task force dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà, al G20 a Rio de Janeiro.
“Senza una governance più efficace ed equa, in cui il Sud globale sia adeguatamente rappresentato, problemi come la fame e la povertà si ripresenteranno. Questa è un’altra priorità della presidenza del G20 e anche la lotta alle disuguaglianze farà parte di questo impegno. La ricchezza dei miliardari è passata dal 4% del PIL mondiale a quasi il 14% negli ultimi tre decenni. Alcuni individui controllano più risorse di interi Paesi, altri hanno addirittura programmi spaziali propri”, ha aggiunto Lula.
Una Sfida Globale che Richiede una Risposta Globale
L’approvazione del documento fondante dell’Alleanza Globale contro la Fame e la Povertà è un segnale incoraggiante, ma la sfida è ardua. La fame e la povertà sono problemi complessi che richiedono un approccio multiforme e un impegno concreto da parte di tutti i Paesi. La collaborazione internazionale, la governance equa e l’impegno per la giustizia sociale saranno essenziali per raggiungere risultati tangibili.