La missione di Kuleba a Pechino
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si è recato a Pechino per la sua prima visita in Cina dall’inizio della guerra in Ucraina, su invito del suo omologo cinese Wang Yi. L’obiettivo della missione è discutere le modalità praticabili per la ricerca di una soluzione politica al conflitto. La visita di Kuleba, che durerà fino a venerdì 26 luglio, arriva dopo le aspre critiche della Nato agli aiuti economici cinesi a Mosca e a una settimana dall’apertura fatta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai colloqui con la Russia in un futuro vertice di pace.
La Cina, nonostante i suoi stretti legami con la Russia, ha più volte espresso la volontà di svolgere un ruolo di mediatore nel conflitto, presentandosi come un interlocutore misurato nei confronti degli occidentali. Pechino ha criticato le forniture di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, accusandoli di “gettare benzina sul fuoco”.
Il ministero degli Esteri ucraino ha dichiarato che l’argomento principale di discussione sarà “la ricerca di modi per fermare l’aggressione russa e il ruolo della Cina nel raggiungimento di una pace giusta e duratura”.
La portavoce della diplomazia cinese, Mao Ning, ha affermato che gli scambi si concentreranno sulla “cooperazione sino-ucraina e su altre questioni di interesse comune”. Mao ha anche ribadito che la Cina “crede ancora che un cessate il fuoco anticipato e la ricerca di una soluzione politica siano nell’interesse comune di tutte le parti”.
La Cina condivide con la Russia il desiderio di limitare l’influenza degli Stati Uniti. All’inizio di luglio, il presidente Xi Jinping ha invitato la comunità internazionale a “creare le condizioni” per un “dialogo diretto” tra Kiev e Mosca.
La posizione della Cina sul conflitto
La Cina ha espresso la sua volontà di svolgere un ruolo di mediatore nel conflitto, ma ha anche espresso la sua posizione critica nei confronti degli aiuti occidentali all’Ucraina. Pechino ritiene che la soluzione al conflitto debba essere trovata attraverso il dialogo e la negoziazione, e che tutti i soggetti coinvolti debbano essere presenti ai colloqui.
La Cina non ha partecipato alla conferenza di pace in Svizzera a metà giugno, ritenendo che non fossero presenti tutte le condizioni per un dialogo costruttivo. Pechino ritiene che tutti i soggetti coinvolti debbano essere presenti ai colloqui e che tutte le proposte di pace debbano essere esaminate.
La Cina ha anche criticato le forniture di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, accusandoli di “gettare benzina sul fuoco”. Pechino ritiene che le forniture di armi non facciano altro che prolungare il conflitto e che la soluzione debba essere trovata attraverso il dialogo e la negoziazione.
Il ruolo della Cina nella ricerca della pace
La Cina si è presentata come un potenziale mediatore nel conflitto, ma il suo ruolo è ancora da definire. Pechino ha espresso la sua volontà di collaborare alla ricerca di una soluzione politica, ma non ha ancora presentato un piano concreto per la pace. La Cina ha anche espresso la sua critica alle forniture di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, ma non ha ancora preso posizione in modo chiaro su quale debba essere il ruolo della Russia nel conflitto.
La visita di Kuleba a Pechino è un segnale importante che la Cina è disposta a impegnarsi nella ricerca di una soluzione politica al conflitto. Tuttavia, resta da vedere se Pechino sarà in grado di svolgere un ruolo effettivo nel mediare tra Russia e Ucraina. La Cina ha un ruolo importante da svolgere nella ricerca della pace, ma il suo ruolo è ancora da definire.
Il ruolo della Cina nella guerra in Ucraina
La visita di Kuleba a Pechino rappresenta un momento cruciale nel conflitto in Ucraina. La Cina ha un ruolo complesso e delicato da svolgere, essendo un partner economico e diplomatico di Mosca, ma anche un attore internazionale con una crescente influenza. La sua capacità di mediare tra Russia e Ucraina dipenderà dalla sua volontà di esercitare pressione su Mosca e dalla sua capacità di convincere Kiev a fare concessioni. Il risultato di questa visita potrebbe avere un impatto significativo sul corso della guerra.